Un conflitto fra advisor e piccoli investitori

- 29/07/2021
Alcune settimane fa il sondaggio condotto da Investors Intelligence, evidenziava un significativo nonché persistente ottimismo. Non sorprende molto, dal momento che il mercato si collocava su nuovi massimi storici. Questa settimana mi soffermo su un altro sondaggio: condotto da AAII fra i piccoli investitori, dal quale traspare un collasso dell'ottimismo. La figura in basso mostra la differenza fra rialzisti e ribassisti di ciascuno dei due sondaggi. AAII evidenzia una equivalenza fra Tori ed Orsi, mentre Investors Intelligence continua ad evidenziare una prevalenza di Tori.
Prima di giungere a conclusioni definitive, però, è necessario soffermarsi sui criteri con cui i due sondaggi vengono condotti.
Il sondaggio di Investors Intelligence si basa su un centinaio di scrittori di newsletter, sintetizzati dai curatori con un rating positivo o negativo a seconda delle impressioni colte. Il sondaggio di AAII è differente: qui sono i diretti interessati ad esprimere il loro consenso sulle prospettive di mercato nei succesivi sei mesi. Potendo contare sull'anonimato, gli interpellati appaiono più schietti e sinceri di quanto possano fare gli advisor che si esprimono pubblicamente.
I dati partono in entrambi i casi dal 1987. Mi sono soffermati sugli episodi in cui il sondaggio di II evidenzia una prevalenza di Tori pari ad almeno il 35%, a fronte di una equivalenza di Tori ed Orsi secondo AAII. La tabella in basso sintetizza le performance prospettiche, a confronto con i ritorni tipici dal 1999: il primo anno che una simile combinazione è stata conseguita.
Le differenze a ben vedere non sono molte. Nel brevissimo (fino ad un mese) si registra una lieve sottoperformance in termini di ritorni medi. Sei e dodici mesi dopo il segnale, però, il mercato tende a fare lievemente meglio della norma.