Un'euforia minacciosa per il bull market?

- 14/02/2024
Per buona parte degli ultimi tre mesi, il Fear&Greed si è mantenuto sopra i 60 punti, in un territorio spesso confinante con l'euforia pura. Sorvolamo per amor di brevità sulle modalità di costruzione di questo indicatore di sentiment, che lo rendono più classificabile come misuratore di momentum che di umori degli investitori, e limitiamoci a prendere atto del transito da una condizione vistosamente contenuta, ad inizio ottobre dello scorso anno; ad una serie di rilevazioni sostenute, quasi sempre come detto superiori ai 60 punti, da meno di 20 punti di poche settimane prima dell'ingresso in questa fascia.
Ci soffermiamo su questo transito: da meno di 20 a più di 60 punti in meno di tre mesi. Ovvero, se si preferisce, da Fear a Greed. Un'euforia perdurante, ma non è questo il punto.
La figura in basso mostra tutti i precedenti episodi del setup descritto. Come si può notare, il mercato azionario americano ha reagito a questa condizione di ottimismo spinto mettendo a segno ulteriori rialzi nei mesi, e talvolta anni, successivi.
Rispetto all'esperienza storica, il rialzo maturato negli ultimi tre mesi scarsi appare ben poca cosa sia per durata che per profondità.
Il passaggio da pessimismo spinto ad ottimismo estremo definisce un contesto che tipicamente caratterizza lo stadio iniziali dei cicli rialzisti di mercato, e l'esperienza recente non sembra sfuggire a questo copione; al netto s'intende di occasionali fasi di consolidamento che nei bull market non sono mai mancate.