Sentiment
USA: aspettative ora sufficientemente depresse

Negli ultimi tre mesi in USA abbiamo assistito ad una costante tendenza: i dati macroeconomici si sono rivelati sistematicamente peggiori delle aspettative. Gli economisti hanno dovuto rivedere in sequenza le loro previsioni, deprimendole fino al punto tale che qualunque dato ora, pur negativo, risultava meno fosco del temuto. Al pari di quanto sperimentato la scorsa primavera, la passata ottava i dati pervenuti sono risultati migliori delle attese; e questo spiega il recupero sperimentato da Wall Street.

Esiste una evidente correlazione diretta fra il CESI - l'indicatore delle "sorprese" macro, in questo caso degli Stati Uniti - e la performance a tre mesi dello S&P, come si può apprezzare dalla figura. Sicché, così come Wall Street ha brillato nella seconda metà dello scorso anno grazie a dati macro sempre più brillanti dell'atteso; analogamente, in guisa rovesciata, la performance si è progressivamente deteriorata con il ridimensionamento del CESI.
Ma ora che le aspettative si sono "resettate", difficilmente nel breve periodo la borsa americana perderà sensibilmente terreno. A meno che si prefiguri un rallentamento economico così marcato, da sorprendere anche chi - praticamente tutti gli economisti - al momento non si attende nulla di diverso da una riduzione del tasso di crescita della "locomotiva" USA.

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