Volatilità
Adesso sì che la volatilità è bassa!

Adesso è ufficiale: la volatilità è bassa. Non che negli anni passati sia stata chissà quanto consistente; ma ora registriamo il conseguimento di una soglia storicamente considerevole: in termini di media delle rilevazioni dell'ultimo anno, il VIX - la volatilità implicita calcolata dalla borsa di Chicago - è sceso sotto l'asticella del 12.5%; al termine di una flessione che prosegue, senza soluzione di continuità, da febbraio 2016. Vale a dire, da quando è iniziata la fase di risk on della quale tutti gli investitori stanno beneficiando. Motivo in più per monitorare la volatilità sotto questa particolare prospettiva temporale.
Il punto, al solito, è: la bassa volatilità è sinonimo di rischio per le prospettive di lungo periodo del mercato azionario?

Gli esempi storici sono appena due: maggio 2006 e gennaio 1994. Troppo pochi, per pervenire a generalizzazioni. Tuttavia, se ci si pronuncia negativamente sulle prospettive dell'Equity, basandosi su vaghi ricordi storici, bisogna rilevare come le circostanze storiche simili a quella recente, in effetti videro Wall Street salire ulteriormente per diversi mesi e, rispettivamente, diversi anni, prima di raggiungere un picco.

Un operatore professionale da molti anni attivo sui principali mercati finanziari mondiali. Continua...