Volatilità
Che noia, questo mercato!...

Lo S&P500 ha manifestato una calma olimpionica negli ultimi mesi, man mano che le quotazioni puntavano risolutamente verso l'alto. Questo ha condotto ad un collasso della volatilità storica (a 20 giorni): scesa ai livelli più contenuti da quando è scattata l'emergenza pandemica.

Vediamo cosa comporta questo per il prossimo futuro, sulla base dei dati a disposizione dal 1950. La tabella in basso fornisce una lettura riepilogativa: la più recente rilevazione, al 7.4%, si colloca nello scaglione più basso. La frequenza media non muta molto fra i vari scaglioni; la performance media e mediana resta interessante, ma soprattutto si nota un persistere del regime di bassa volatilità nel mese successivo.

Con riferimento agli ultimi dieci anni, dividendo sempre tutte le rilevazioni storiche della volatilità in cinque quintili, si nota come lo S&P500 abbia performato meglio dopo letture elevate di volatilità storica: i ritorni il mese successivo sono stati più generosi nei due scaglioni riportati alla fine della tabella, mentre lo scaglione dalla volatilità più contenuta, nel quale attualmente ci troviamo, ha fornito un ritorno medio del +0.49%. Una performance non esaltante, ma nondimeno positiva.

Presidente della Schaeffer's Investment Research, Inc, e autore di "The Option Advisor", un best seller nel settore delle opzioni, di cui esiste dal 1981 una newsletter omonima. Continua...