Il mercato delle opzioni lancia l'allarme

- 21/01/2020
Massimi dopo massimi, gli investitori hanno ammirato estasiati il rialzo del mercato azionario dello scorso anno. Chi aspettava un pullback per comprare a sconto, è rimasto deluso. Da novembre, lo S&P500 è rimasto sempre in una condizione di ipercomprato o prossima ad esso. I classici falsi segnali che si registrano su indicatore come l'RSI quando il mercato è in modalità direzionale.
La volatilità storica nel frattempo è scivolata a singola cifra, mentre le aspettative future, ben incorporate nel VIX, rimangono depresse. Da mesi in effetti abbiamo messo in guardia circa possibili fiammate di volatilità, con i fondi speculativi massicciamente short sul VIX. Ma i rimbalzi di volatilità non si sono mai manifestati.
Tuttavia, un indicatore che non concordava su questo aspetto, adesso invece lancia un segnale di allarme.
Con il VIX schiacciato sui minimi, e con gli hedge fund in ricopertura ma sempre ben net short, si registra di recente un certo calo nell'acquisto di opzioni put sul VIX, il che ha prodotto un'impennata del call/put volume ratio. Ciò ha catturato la mia attenzione, perché le ultime due volte in cui questo rapporto si è spinto a 5 volte, la volatilità ha sperimentato una fiammata verso l'alto nelle settimane successive. In questo caso lo smart money si dimostra operare sulle opzioni, e non sul future. E con le scommesse (future) sul calo della volatilità in declino nelle ultime settimane, il sottostante potrebbe conoscere un balzo verso l'alto.
L'esame sulla base degli ultimi tre anni confermerebbe l'assunto: un elevato livello di acquisto di opzioni call sul VIX rispetto alle put, tipicamente precede i rimbalzi del VIX. L'unica notevole eccezione risale ad ottobre 2017, quando le ricoperture aiutarono a mantenere sotto controllo il rally della volatilità.