Toro d'acciaio

- 28/11/2014
Volatilità vo’ cercando. Oltre ad essere caratterizzato da volumi decrescenti, il mercato Toro che ci fa gradita compagnia da quasi sei anni è risultato connotato da una moderazione nelle oscillazioni giornaliere che ha contribuito a rappresentare il migliore dei mondi per un investitore: elevata direzionalità – mai, da marzo 2009 – lo S&P ha ceduto più del 20% da massimo a minimo – e bassa volatilità, appunto.
Questo fenomeno può essere misurato in svariati modi. Uno, invero piuttosto originale, consiste nel misurare quante volte è stata sperimentata una variazione giornaliera, in valore assoluto, superiore al punto percentuale. Nell’ultimo anno (250 sedute di borsa) il nostro contatore è fermo a 36; un giorno ogni 7, insomma. Per triplicare di valore, il Toro non ha avuto bisogno di mostrare i muscoli…
Beninteso: non sono rilevazioni estreme. Nessun record, da questo punto di vista. Casomai, il 2014 passerà alla storia per essere stato l’unico anno, da quando esiste lo S&P (1928) a non aver fatto registrare più di tre sedute negative di fila. Per i ribassisti, è stato l’ennesimo anno bruciante: opportunità trascurate e patrimoni depauperati.
A questo punto, immagino, i nostri lettori si chiederanno cosa possa serbare per il futuro una simile condizione. Notoriamente, se elevata volatilità si associa a massimi di mercato, dovremmo concludere che “bassa volatilità”, nei termini descritti, si associ a top per lo S&P: giusto?
Sbagliato. Perché se è vero che un numero elevato di rilevazioni in valore assoluto superiori al punto percentuale nell’arco di un anno, coincide con importanti bottom di mercato, non è vera la prescrizione speculare. Il grafico identifica i quattro episodi più recenti (datati 1977, 1985, 1995, 2006) prima del “presunto” episodio recente, visto che il nostro contatore ha cominciato a puntare verso l’alto, dopo aver registrato un livello infimo subito prima del consolidamento di settembre-ottobre.
Evidentemente, in tutti i casi evidenziati lo S&P non ha certo smesso di salire. Anzi: ha continuato imperterrito nella sua ascesa. Chi l’ha detto che un bull market sia destinato ad esaurirsi, una volta spenta la sesta candelina?...