Wall Street a basso voltaggio

- 06/08/2015
Poiché fa troppo caldo per intrattenere il lettore con premesse accademiche, tagliamo subito corto: un range così contenuto come quello sperimentato a Wall Street negli ultimi nove mesi, è stato registrato soltanto un’altra volta, dal 1928 ad oggi: nell’estate del 1993. Nella circostanza, lo S&P500 avrebbe clamorosamente mantenuto questo basso profilo fino alla fine dell’anno successivo, prima di esplodere nella più rocambolesca bolla speculativa di cui si abbia memoria.
Allargando i parametri, i casi sullo S&P di range massimo-minimo a nove mesi inferiore al 10%, rispetto alle quotazioni medie di questo arco di tempo, si contano sulle dita di due mani: dal Dopoguerra ad oggi, omettendo le rilevazioni ripetutesi a breve distanza di tempo, le rilevazioni sono appena otto.
Difficile stabilire un comportamento omogeneo a seguito di questo setup: se pacificamente una elevata volatilità tende a coincidere con i massimi di mercato, una volatilità estremamente contenuta non sempre coincide con i massimi; anzi, a ben vedere questa possibilità è stata riscontrata in un solo caso, fra quelli rilevati.
Sebbene il campione sia contenuto, e dunque statisticamente inconsistente, si riscontra un comportamento omogeneo: a distanza di 7 settimane Wall Street è scesa di fatto in un solo caso su 8, mentre dopo sei mesi (26 settimane) la frequenza di casi favorevoli si neutralizza (4 contro 4) al pari della performance, contenuta ad un gramo +0.5%. Ciò lascerebbe intendere come la stagnazione del mercato sia destinata a farci compagnia ancora per parecchio tempo.
Avendo saputo questo, possiamo ora partire per le vacanze più tranquilli…