Il mercato sta prezzando un’inflazione troppo alta oppure il legame con il mondo emergente di questa variabile non c’è più? Vedremo se i prossimi mesi chiariranno meglio il concetto ma è evidente che per EurUsd, come per il Dollar Index, la volatilità è in netta contrazione e presto saremo messi di fronte a livelli che in passato hanno garantito una nuova e marcata... Continua...
Fra i coloniali, un ruolo di prim'ordine è rivestito dal cotone, apprezzato dai trader per la sua volatilità. Il CoT Index Report, che fornisce il posizionamento dei principali operatori del settore, si rivela di rilevanza operativa decisiva in ottica di medio-lungo periodo. L’ultimo trimestre non è stato granché benevolo per le quotazioni del cotone. Se ne sono accorti anche i Commercial... Continua...
La Polonia appare tuttora un soggetto vulnerabile all’interno dell’Europa. Questo è quello che emerge dallo studio di Danske Bank che mette a confronto deficit delle partite correnti su Pil con indebitamento netto verso l’estero. Chiaramente più negativi sono questi valori, più ci spostiamo sul lato di sinistra del grafico ed il paese e relativa valuta risultano vulnerabili. Continua...
L’incertezza politica in Australia continua a zavorrare il dollaro australiano, una valuta sulla quale finora non abbiamo mai espresso particolari preferenze se non occasionalmente di natura tattica. AudUsd ha strada spianata a questo punto fino a quel 0.69/0.70 dove si posizionano i minimi di fine 2015-inizio 2016; questa ovviamente non è una buona notizia per le commodity... Continua...
Si accende qualche luce gialla in più rispetto al mese scorso sul nostro barometro valutario, lo strumento di monitoraggio realizzato per Forex Portfolio, il supplemento operativo reso disponibile per i lettori di Strategie Valutarie. Possiamo dire che ad agosto avevamo visto giusto sulle scarse possibilità di guadagno per le divise diverse dall’Euro, complice anche quella stagionalità... Continua...
A grandi linee, l’andamento dei cross valutari segue il differenziale di tassi di interesse, al netto dei rispettivi saggi di inflazione. Fra Stati Uniti e resto del mondo, sulle scadenze biennali in termini reali sussiste tuttora un premio di rendimento quantificabile in poco meno di 125 punti base: quanto basta per rendere appetibile la divisa americana. In effetti storicamente... Continua...
Questa mattina sul Rapporto Giornaliero, Gaetano Evangelista si è soffermato sulle sorti della (delle) borsa cinese, nonché sulle prospettive delle divise emergenti; su cui da tempo siamo piuttosto bearish. Qui volevo soffermarmi su un aspetto spesso a torto trascurato: quali sono in Occidente le vittime più illustri di questo declino delle economie emergenti? la risposta si collega... Continua...
Sempre a proposito di confronto fra reflazione e deflazione, urge l'obbligo di aggiornare l'analisi sul nickel: uno dei metalli industriali per antonomasia, assieme a rame e alluminio. La commodity in questione aveva suscitato l'attenzione degli investitori, all'indomani del superamento ad inizio anno della trendline che connetteva tutti i massimi... Continua...
Nordea ha pubblicato un interessante studio che abbina l’inversione della curva dei rendimenti americana all’andamento di alcuni rapporti di cambio più sensibili a questo evento che appare sempre più vicino alla sua realizzazione. Nello specifico viene analizzata l’evoluzione di diversi rapporti di cambio nei sei mesi precedenti l’inversione della curva. Continua...
Il recente deciso rafforzamento del Dollaro canadese non ha fatto altro che riportare il CAD agli stessi livelli di inizio 2018. Tatticamente ci fa molto piacere essere riusciti a segnalare la possibilità di rafforzamento sul picco di EurCad nel mese di marzo anche se, lo ammettiamo chiaramente, la forza del canadese è andata oltre le nostre aspettative Continua...