Il mercato a termine prezza una virtuale certezza a proposito del livello del Fed Funds rate: destinato ad aumentare in occasione della riunione di fine mese del FOMC. Anche per dicembre le probabilità sono considerevoli, dopo il dato sull'occupazione di venerdì scorso. Questa manovra porterà il tasso ufficiale della politica monetaria americana a convergere verso... Continua...
Ha fatto molto scalpore il rapporto pubblicato una settimana fa da Goldman Sachs, dal titolo "Making Cents: the Cycle and the return of Low Returns"; in cui la banca americana esamina le prospettive future della borsa americana, sulla base di una misura definita come Market Risk Index. Si tratta di un indicatore composito, basata su cinque sottoelementi dalle elevate... Continua...
Fino ad ora i mercati finanziari globali hanno beneficiato di un generoso volume di liquidità, oltretutto a basso costo. Alla fine del 2015, prima di una spettacolare gamba di rialzo, la liquidità eccessiva rispetto alla variazione reale della produzione industriale, al netto della crescita dei prezzi al consumo; si attestava su ritmi di crescita del 16.5%: tutto propellente per... Continua...
Il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti si mantiene inferiore al 4.0%. Una buona notizia per Main Street, per l'uomo della strada, insomma; molto meno per Wall Street. Perché se è vero che in condizioni di sostanziale piena occupazione basterebbe poco - tipo una Federal Reserve meno accomodante, nel tentativo di prevenire surriscaldamenti... Continua...
L'aumento dei tassi di interesse degli ultimi due anni, ha ridotto l'appetibilità delle società che erogano un generoso dividendo. Non potrebbe essere diversamente, ora che persino un T-Bill a tre mesi rende il 2% annuale. A luglio 2016, era facile "battere" i titoli di Stato USA, se è vero che ben il 63% delle società quotate nello S&P500, forniva un dividend yield superiore a... Continua...
Può sembrare a questo punto una ossessione; ma l’esame delle società americane facenti parti del “FANG”, nelle varie sfumature possibili e disponibili; risponde ad una esigenza di ordine pratico: queste manciata di società è responsabile del 50% della performance fino ad ora conseguita dallo S&P500. Togliamo dal computo Amazon, Apple, Alphabet, Facebook e Netflix... Continua...
Malgrado i confortanti dati ufficiali, le aspettative di crescita economica prospettica continuano a deteriorarsi. Il Sentix Overall Economic Index nel mese che sta per concludersi, fa registrare un ulteriore scivolone, e si attesta ai minimi da ottobre 2016 - Trump doveva ancora arrivare alla Casa Bianca - e in ampio territorio negativo rispetto ad un anno fa. Continua...
Dicono che per valutare la convenienza fondamentale di un mercato azionario, non basta misurare l'entità dei profitti generati dalle imprese; e nemmeno il rapporto fra gli utili corrisposti per ciascuna azione (EPS: Earnings per Share) e la quotazione di base: il cosiddetto Earnings Yield. In effetti è vero: questo dato è insignificante, se non confrontato con la remunerazione... Continua...
Nasdaq ad un passo dal conseguimento di un obiettivo di grande rilevanza strategica. Al pari del rapporto fra oro e petrolio (GOR), sensibile nel lungo periodo a multipli ben definiti, anche il rapporto fra Nasdaq Composite e DAX tedesco nel tempo si è mosso in ossequio a soglie statiche ben determinate. Storicamente ha pagato comprare l'indice tecnologico americano... Continua...
Nella narrativa corrente, il controverso presidente degli Stati Uniti passa per un nemico del commercio internazionale. Smantellatore di consuetudini e istituzioni radicate, per via delle minacce verbali a cui quasi mai è seguito atto concreto. Basti pensare che le misure finora approvate ed operative riguardano importazioni per 50 miliardi di dollari, e produrrebbero... Continua...