L'aumento dei tassi di interesse degli ultimi due anni, ha ridotto l'appetibilità delle società che erogano un generoso dividendo. Non potrebbe essere diversamente, ora che persino un T-Bill a tre mesi rende il 2% annuale. A luglio 2016, era facile "battere" i titoli di Stato USA, se è vero che ben il 63% delle società quotate nello S&P500, forniva un dividend yield superiore a... Continua...
Può sembrare a questo punto una ossessione; ma l’esame delle società americane facenti parti del “FANG”, nelle varie sfumature possibili e disponibili; risponde ad una esigenza di ordine pratico: queste manciata di società è responsabile del 50% della performance fino ad ora conseguita dallo S&P500. Togliamo dal computo Amazon, Apple, Alphabet, Facebook e Netflix... Continua...
Malgrado i confortanti dati ufficiali, le aspettative di crescita economica prospettica continuano a deteriorarsi. Il Sentix Overall Economic Index nel mese che sta per concludersi, fa registrare un ulteriore scivolone, e si attesta ai minimi da ottobre 2016 - Trump doveva ancora arrivare alla Casa Bianca - e in ampio territorio negativo rispetto ad un anno fa. Continua...
Dicono che per valutare la convenienza fondamentale di un mercato azionario, non basta misurare l'entità dei profitti generati dalle imprese; e nemmeno il rapporto fra gli utili corrisposti per ciascuna azione (EPS: Earnings per Share) e la quotazione di base: il cosiddetto Earnings Yield. In effetti è vero: questo dato è insignificante, se non confrontato con la remunerazione... Continua...
Nasdaq ad un passo dal conseguimento di un obiettivo di grande rilevanza strategica. Al pari del rapporto fra oro e petrolio (GOR), sensibile nel lungo periodo a multipli ben definiti, anche il rapporto fra Nasdaq Composite e DAX tedesco nel tempo si è mosso in ossequio a soglie statiche ben determinate. Storicamente ha pagato comprare l'indice tecnologico americano... Continua...
Nella narrativa corrente, il controverso presidente degli Stati Uniti passa per un nemico del commercio internazionale. Smantellatore di consuetudini e istituzioni radicate, per via delle minacce verbali a cui quasi mai è seguito atto concreto. Basti pensare che le misure finora approvate ed operative riguardano importazioni per 50 miliardi di dollari, e produrrebbero... Continua...
Si accende definitivamente il terzo "semaforo rosso" nella bear market checklist stilata da Citi. La banca americana ha esaminato tutti i parametri che si attivarono prima dei massimi del 2000 e del 2007: fondamentali, sentiment, stato di salute delle aziende, profittabilità e tassi di interesse. Lo scopo è quello di chiarire la permanenza di una condizione di fondo che rende ragionevole... Continua...
C'è legittimo disappunto per la performance deludente delle borse nella prima metà di quest'anno. Wall Street ha conseguito di fatto un saldo nullo: lievemente positivo per lo S&P500, lievemente negativo per il Dow Jones Industrial. Da tenere presente oltretutto l'andamento vivace della volatilità, che ha sacrificato sensibilmente le performance "risk-adjusted" per gli investitori. Continua...
In una risposta ad un quesito di un lettore, oggi, ci siamo soffermati sull'eccezionale performance annunciata per l'economia americana per il trimestre appena trascorso. Il PIL USA dovrebbe crescere almeno del 4%, non meno del 3%. Conferme giungono dall'ISM Index, il sondaggio condotto fra i responsabili degli acquisti delle corporazioni a stelle e strisce... Continua...
Viviamo tempi eccezionali. E non è soltanto un comodo modo di dire: a ieri, il Dow Jones Industrial è reduce dalla settima seduta negativa consecutiva. Una prova di debolezza che non ha pregiudicato la struttura portante del rialzo, ma che non si registrava da più di un anno: risale infatti a marzo 2017 l’ultimo episodio analogo. Per la cronaca, il Dow avrebbe temporaneamente... Continua...