Si accende definitivamente il terzo "semaforo rosso" nella bear market checklist stilata da Citi. La banca americana ha esaminato tutti i parametri che si attivarono prima dei massimi del 2000 e del 2007: fondamentali, sentiment, stato di salute delle aziende, profittabilità e tassi di interesse. Lo scopo è quello di chiarire la permanenza di una condizione di fondo che rende ragionevole... Continua...
C'è legittimo disappunto per la performance deludente delle borse nella prima metà di quest'anno. Wall Street ha conseguito di fatto un saldo nullo: lievemente positivo per lo S&P500, lievemente negativo per il Dow Jones Industrial. Da tenere presente oltretutto l'andamento vivace della volatilità, che ha sacrificato sensibilmente le performance "risk-adjusted" per gli investitori. Continua...
In una risposta ad un quesito di un lettore, oggi, ci siamo soffermati sull'eccezionale performance annunciata per l'economia americana per il trimestre appena trascorso. Il PIL USA dovrebbe crescere almeno del 4%, non meno del 3%. Conferme giungono dall'ISM Index, il sondaggio condotto fra i responsabili degli acquisti delle corporazioni a stelle e strisce... Continua...
Viviamo tempi eccezionali. E non è soltanto un comodo modo di dire: a ieri, il Dow Jones Industrial è reduce dalla settima seduta negativa consecutiva. Una prova di debolezza che non ha pregiudicato la struttura portante del rialzo, ma che non si registrava da più di un anno: risale infatti a marzo 2017 l’ultimo episodio analogo. Per la cronaca, il Dow avrebbe temporaneamente... Continua...
La locomotiva economica americana continua a sfornare ogni mese nuovi posti di lavoro: 189 mila al mese, in media, nell'ultimo anno e mezzo: da quando l'amato/odiato Trump è stato eletto al vertice della Casa Bianca. Questa produzione di buste paga ha spinto il tasso di disoccupazione (UR) ben al di sotto del cosiddetto "NAIRU". Trattasi del livello di disoccupati il cui conseguimento... Continua...
Il rallentamento del ritmo di crescita dei bilanci delle banche centrali inizia ad impensierire anche i gestori e gli analisti più convinti delle capacità dei mercati azionari di far bene nei mesi a venire. La Fed si sta disimpegnando, e in misura anche piuttosto consistente. La BCE sta progressivamente riducendo il programma di acquisti di titoli, con l'obiettivo di azzerare la creazione... Continua...
Quanto c'è di vero nell'affermazione secondo cui il rallentamento congiunturale rischia di far deragliare il bull market in essere ininterrottamente da nove anni? è vero che è giunto il momento di compiere variazioni nel portafoglio, non tanto nella esposizione al rischio, quanto nella scelta dei settori da sovra e sotto pesare? la tabella che propongo oggi risponde a questi interrogativi. Continua...
Da anni fa notizia la crescita del cosiddetto "Margin Debt": l'indebitamento contratto dagli investitori con il proprio intermediario, con la finalità di comprare sul mercato azioni "a leva". In realtà la dinamica è fisiologica, perché riflette la contestuale crescita della capitalizzazione di mercato. Al solito, queste variabili sono rilevanti solo quando proposte in termini relativi... Continua...
Sono passati sette anni da quando la National Commission On Fiscal Responsibility and Reform (nota anche come Commissione Simpson-Boles) pubblicò il suo rapporto. L’ex senatore Alan Simpson di recente ha sottolineato che il debito pubblico è aumentato di 7 trilioni di dollari negli ultimi sette anni. L’accusa è netta: entrambi i partiti hanno abdicato alle rispettive responsabilità... Continua...
Abbiamo espresso diverse volte nel passato le ragioni per cui sul mercato azionario restiamo più ribassisti che mai. In poche parole, le nostre ragioni poggiano sugli effetti negativi della politica dei tassi ufficiali azzerati, sui tassi negativi in Europa e Giappone, e sulla transizione in atto dal Quantitative Easing al Quantitative Tightening. Senza considerare che il rapporto fra... Continua...