...in fondo, non così dissimile dalla lotta fra bene e male, fra Destra e Sinistra, fra Juventus e Milan, fra Brexit e Bremain e fra trumpisti e clintoniani (che non sono umanoidi extraterrestri, beninteso). La disputa sarebbe noiosa se non fosse che, da un anno e mezzo a questa parte, il processo reflattivo in atto ha arriso agli investitori sul mercato azionario... Continua...
Taper tantrum: cos'é questa espressione, di cui si sente parlare con sempre maggiore insistenza? Si fa riferimento all'esperienza del 2013 quando, a maggio, la Federal Reserve annunciò l'intenzione di voler procedere in tempi brevi al ridimensionamento del programma di acquisti noti come "QE" (Quantitative Easing). Gli effetti sui tassi di interesse... Continua...
Questo è da sempre un tema contraddittorio, e di difficile soluzione: sembra che la liquidità sia copiosa, fino a quando, d’un tratto, si prosciuga completamente. Come quella vecchia barzelletta dei banchieri: solerti a prestarti l’ombrello quando fuori c’è il solo, ma dal braccino corto quando piove (per carità, non tocchiamo questo tasto...) Continua...
Non dico che le aziende americane stiano stringendo la cinghia, ma sicuramente i tempi belli sono alle spalle. Il tasso di disoccupazione sui minimi incomincia ad impattare sulla dinamica retribuzionale. I margini di profitto iniziano ad assottigliarsi, mentre la quota del PIL riconducibile a salari e stipendi si va allargando sempre più; ponendo fine a... Continua...
Vale la pena di tanto in tanto dare un'occhiata ai fondamentali del mercato azionario. Un Price/Earnings può essere elevato ma non per questo negare agli investitori la gioia di ulteriori performance favorevoli, se storicamente quel livello di P/E è risultato compatibile con nuovi progressi. Nel caso dell'indice S&P500, il multiplo si attesta correntemente oltre... Continua...
Gli investitori vivono una condizione psicologica difficilmente spiegabile. Da un lato, leggono come tutti i giornali, e apprendono con un misto di rassegnazione ed apprensione, le notizie controverse che provengono dalla Casa Bianca. Dall’altro, continuano a comprare azioni, con una tale leggerezza, da aver sancito la morte prematura... Continua...
Crediamo che il debito pubblico americano – che consiste di debito federale, statale, locale; di aziende, famiglie e studenti – abbia avuto un ruolo decisivo nella crescita stagnante degli ultimi anni. Questo dato si attesta correntemente a 66 trilioni di dollari, pari al 330% del PIL. Servire questo debito comporta distrarre risorse da altri impieghi più profittevoli. Continua...
Mentre il mercato azionario continua a migliorare i suoi massimi storici, pare che per molti investitori le valutazioni non contino più. Noi non siamo di questo parere: non lo siamo mai stati. Restiamo dell’idea che Wall Street sia massicciamente sopravvalutata, con riferimento agli utili realizzati e a quelli attesi. Questa sopravvalutazione è il risultato del più... Continua...
Che succede quando i tassi di interesse crescono tanto? in linea di principio, aumenta il costo di finanziamento delle aziende, con sofferenza per il conto economico e contrazione dei profitti: a parità di multiplo (Price/Earnings), le quotazioni di borsa calano. Anche perché aumenta la competizione mossa dalla principale forma alternativa... Continua...
Non sono rimasto sconcertato dalle "turbolenze" della passata settimana. A parte il fatto che uno storno di quel tipo, a Wall Street, era invocato da più parti e risulta del tutto fisiologico e gradito; utile per stemperare un po' di eccessi che si erano venuti a creare. Trovo che il consolidamento di mercato preluda ad ulteriori rialzi per una ragione... Continua...