La denuncia proviene nientemeno che dal governatore Draghi, che ha invitato gli investitori a fronteggiare la concreta minaccia di un aumento della volatilità sul mercato dei titoli del debito. Il timore paventato è che le tendenze deflazionistiche, mai sopite, e la pressione sui prezzi al consumo generata dal crollo del petrolio, cagionino... Continua...
Come è consuetudine, gli investitori "esprimono con i piedi" il loro disagio per il gramo andamento del mercato obbligazionario di quest'anno. La settimana passata ha fatto registrare il più consistente deflusso dai fondi obbligazionari (-5.9 miliardi di dollari) degli ultimi 18 mesi. Disinvestimenti massicci sono stati registrati... Continua...
Il Fund Manager Survey (FMS) pubblicato mensilmente da BoA Merrill Lynch, è da sempre una miniera di preziose informazioni circa il posizionamento e l'atteggiamento dei grandi gestori globali: oltre 200 quelli interpellati, in rappresentanza di una massa amministrata di quasi 600 miliardi di dollari. A proposito di prospettive per i tassi... Continua...
Era una delle scommesse più gettonate da parte degli investitori obbligazionari di tutto il mondo; almeno fino alla fine dello scorso anno. Poi, il rallentamento del ritmo di espansione dell'economia, la freddezza dell'inflazione in tutto il mondo e la determinazione delle banche centrali a fornire ogni stimolo necessario, hanno indotto... Continua...
Penso anch'io che il timore di deflazione sia tanto tardivamente dilagante, quanto infondato. Dov'erano i sedicenti esperti, quando dopo la Grande Recessione qui rilevavamo un eccesso di offerta sulla domanda aggregata? ma bando alle accuse, e vediamo in prospettiva cosa ci aspetta. Se i prezzi al consumo dovessero... Continua...
Fa scalpore il drastico calo del CESI, l'indicatore che misura l'entità delle sorprese macroeconomiche; in questo caso, con riferimento agli Stati Uniti. Il CESI è precipitato dai livelli ampiamente positivi di metà gennaio, ai recenti valori decisamente negativi: -31.2 punti, venerdì scorso. Questo calo ha avuto la conseguenza non secondaria di... Continua...
Il 2013 ci ha lasciati con un ispessimento dei rendimenti pubblici. Negli Stati Uniti lo yield sui 10 anni si è attestato al 3; quello dei T-Bond trentennali sfiora il 4%. Evidentemente gli investitori ritengono imminente una svolta in senso restrittivo della politica monetaria americana. Ma, a tal proposito, in che misura impatterebbe sulle quotazioni... Continua...
Continua il disimpegno degli investitori dai fondi comuni obbligazionari. Il deflusso nel mese di settembre si è ridotto a quasi 5 miliardi di dollari, dai -44 miliardi di giugno. Probabilmente l'emorragia si va ridimensionando: la media degli ultimi tre mesi fa registrare una svolta verso l'alto, dai livelli depressi di giugno-agosto. Continua...
La vecchia regola aurea "Compra quando la massa vende; vendi quanto la massa compra" si applica in tutte le epoche e a tutti i mercati. Siamo stati bullish sul mercato azionario da tempi non sospetti, e ora ci possiamo permettere il lusso di fissare uno stop loss distante il 10% da questi livelli, senza che la performance... Continua...
Le quotazioni dei titoli di Stato USA (Treasury) sono in calo dall'inizio del mese scorso. Molto si è scritto in questi giorni sulle cause di questo sell-off, sul Fed "tapering" e sulle prospettive dei Treasury. Certo è che i rendimenti dei titoli pubblici stanno facendo insorgere il timore che stia venendo meno una tendenza declinante in essere da anni. Continua...