I processi di aggiustamento che seguono il conseguimento di condizioni di eccesso, possono tipicamente essere violenti, ma rapidi; oppure morbidi, ma terribilmente estesi nel tempo. Lo stesso principio si applica al mercato obbligazionario; americano, in particolare. Dove a metà anno il Treasury decennale ha raggiunto una condizione di ipercomprato... Continua...
Quello in esame è stato un nostro cavallo di battaglia all'inizio dell'anno: i titoli di Stato USA, dalla cedola costante, ma il cui sottostante è collegato all'inflazione (per cui la remunerazione percentuale è calcolata su un capitale in eventuale rivalutazione nel tempo). Di questi strumenti del Tesoro americano, è disponibile un ETF... Continua...
Come abbiamo commentato in questi giorni, la prospettiva virtualmente certa di un aumento dei tassi di interesse ufficiali produce effetti su tutta la curva dei rendimenti americana e aggiungeremmo mondiale, stando ai precedenti storici. D'accordo che "questa volta è differente", vista l'eccezionalità delle condizioni monetarie indotte dagli... Continua...
La denuncia proviene nientemeno che dal governatore Draghi, che ha invitato gli investitori a fronteggiare la concreta minaccia di un aumento della volatilità sul mercato dei titoli del debito. Il timore paventato è che le tendenze deflazionistiche, mai sopite, e la pressione sui prezzi al consumo generata dal crollo del petrolio, cagionino... Continua...
Come è consuetudine, gli investitori "esprimono con i piedi" il loro disagio per il gramo andamento del mercato obbligazionario di quest'anno. La settimana passata ha fatto registrare il più consistente deflusso dai fondi obbligazionari (-5.9 miliardi di dollari) degli ultimi 18 mesi. Disinvestimenti massicci sono stati registrati... Continua...
Il Fund Manager Survey (FMS) pubblicato mensilmente da BoA Merrill Lynch, è da sempre una miniera di preziose informazioni circa il posizionamento e l'atteggiamento dei grandi gestori globali: oltre 200 quelli interpellati, in rappresentanza di una massa amministrata di quasi 600 miliardi di dollari. A proposito di prospettive per i tassi... Continua...
Era una delle scommesse più gettonate da parte degli investitori obbligazionari di tutto il mondo; almeno fino alla fine dello scorso anno. Poi, il rallentamento del ritmo di espansione dell'economia, la freddezza dell'inflazione in tutto il mondo e la determinazione delle banche centrali a fornire ogni stimolo necessario, hanno indotto... Continua...
Penso anch'io che il timore di deflazione sia tanto tardivamente dilagante, quanto infondato. Dov'erano i sedicenti esperti, quando dopo la Grande Recessione qui rilevavamo un eccesso di offerta sulla domanda aggregata? ma bando alle accuse, e vediamo in prospettiva cosa ci aspetta. Se i prezzi al consumo dovessero... Continua...
Fa scalpore il drastico calo del CESI, l'indicatore che misura l'entità delle sorprese macroeconomiche; in questo caso, con riferimento agli Stati Uniti. Il CESI è precipitato dai livelli ampiamente positivi di metà gennaio, ai recenti valori decisamente negativi: -31.2 punti, venerdì scorso. Questo calo ha avuto la conseguenza non secondaria di... Continua...
Il 2013 ci ha lasciati con un ispessimento dei rendimenti pubblici. Negli Stati Uniti lo yield sui 10 anni si è attestato al 3; quello dei T-Bond trentennali sfiora il 4%. Evidentemente gli investitori ritengono imminente una svolta in senso restrittivo della politica monetaria americana. Ma, a tal proposito, in che misura impatterebbe sulle quotazioni... Continua...