L’India continua a tenere banco. Dopo il sorpasso della popolazione ai danni della Cina, il prossimo passo sembra essere quello economico con il Pil reale indiano che supererà a breve quello giapponese, fra 25 anni quello europeo e dopo un altro quarto di secolo quello USA. Continua...
Non tutti sanno che il Commitment of Traders report si presta egregiamente a fornire indicazioni anche per il mercato valutario, grazie alla scomposizione delle posizioni fra i principali player. Vediamo cosa suggerisce il CoT Index Report sulla divisa elvetica. Continua...
L’accelerazione al ribasso del rand degli ultimi mesi ha riportato il cambio UsdZar sui massimi storici a contatto con quella parete superiore del canalone bullish che da lungo tempo sostiene il rialzo. Che per ora sembra contenere gli ardori già bollenti dei Tori. Continua...
Gli indicatori PMI hanno mostrato segnali di ambiguità che non permettono di sciogliere le riserve sullo stato dell’economia cinese e la sua ripresa. La PBoC potrebbe tagliare di nuovo i tassi nei prossimi mesi se i dati di inflazione e prezzi alla produzione dovessero confermarsi fiacchi. Continua...
GbpNok è infatti sempre più vicino a quella zona di 14 che nel 2020 in piena pandemia, e prima ancora nel 2000 durante lo scoppio della bolla dotcom, caratterizzarono il punto massimo di debolezza della divisa scandinava. Continua...
Continua il buon momento della sterlina inglese che sembra aver avuto definitivamente ragione di 0.87 nel rapporto con l’euro. L’ETF monetario che utilizziamo solitamente all’interno di Strategie Valutarie per misurare l’andamento di un investimento total return... Continua...
Dopo il dollaro neozelandese, arriva la corona svedese come valuta peggiore della settimana. Lo strappo violento del cross EurSek sopra 11.4 avvicina quella quota di 11.8 che nel 2009 all’apice della crisi subprime fece registrare il minimo storico per la SEK. Continua...
Per la terza volta in meno di tre anni il metallo giallo è stato respinto dalla resistenza a 2075 dollari. Comprensibile la frustrazione da parte degli investitori, che confidavano nel gold come rifugio dalle incertezze geopolitiche dei tempi recenti. Continua...
Una delle tesi di chi considera l’euro in questo momento sopravvalutato è l’andamento divergente di EurUsd rispetto al flusso dei dati macroeconomici che stanno uscendo da inizio anno. Soprattutto per quello che riguarda il differenziale di “sorprese” rispetto alle attese. Continua...
Secondo una ricorrente spiegazione, il ripiegamento del dollaro dei mesi recenti è il riflesso del congelamento delle riserve valutarie russe, che avrebbe spinto i detentori istituzionali a liberarsi del biglietto verde prima di trovarsi in una posizione scomoda. Continua...