I fattori di disturbo che rischiano di far rallentare l'espansione economica nel Vecchio Continente, ad un ritmo pari alla metà rispetto al punto più elevato conseguito in questo ciclo economico. Continua...
Il ritardo nei ritmi di crescita in Europa dipende da fattori strutturali che non hanno nulla a che vedere con la moneta. Continua...
Tutto ciò che si riesce ad ottenere in più è frutto di fattori eccezionali: un crollo delle quotazioni del petrolio, un forte calo dei tassi di interesse, una marcata svalutazione della moneta, e così via. Continua...
Lo ZEW Current scende ai minimi degli ultimi 22 mesi. E lo fa ripetendo un comportamento tristemente ricorrente. Continua...
Mentre in Italia si dibatte con accanimento sulle qualità della nota di aggiustamento al DEF, a grandi linee rese note dalla coalizione "gialloverde" di governo; non è che nel resto d'Europa sia tutto un virtuosismo. Il rallentamento del ciclo economico impone il suo prezzo da pagare: a più del 6% all'indomani della Grande Recessione, il deficit dei conti pubblici è risalito fino all'un percento negli ultimi due anni. Continua...
Mentre ci si accapiglia sui contenuti della prossima manovra di bilancio, l'opinione pubblica in Italia è indotta a distrazione circa le reali cause che hanno cagionato il declino della capacità potenziale di crescita della nostra economia. Sul banco degli imputati sale il costo unitario di produzione, a sua volta collegato al livello complessivo delle retribuzioni e alla produttività... Continua...
La cortina fumogena che da tempo accompagna i provvedimenti ventilati dal governo, le aspre discussioni che seguono, e le puntuali marce indietro; rischia di distogliere l’attenzione generale dalla reale questione sul tavolo: il rallentamento sempre più evidente della congiuntura economica. Si fa un gran parlare di opportunità di politiche di distribuzione del reddito... Continua...
Le condizioni finanziarie nell'Eurozona diventano più proibitive; e cagionano l'atteso rallentamento della crescita economica. Siamo in modalità speculare rispetto ad inizio 2015: quando l'avvio del Quantitative Easing da parte della BCE comportò la svolta verso l'alto del nostro FCI (Financial Conditions Index); basato sul valore del cambio effettivo, sui tassi di interesse governativi... Continua...
Se, come ormai appare assodato da più parti, il problema fondamentale dell'Italia è rappresentato dall'andamento dell produttività, che contiene il tasso di crescita potenziale dell'economia, lasciando che la crescita del deficit incida più pesantemente sul rapporto debito/PIL; a questo punto ho una buona notizia e una cattiva notizia. Partiamo da questa: fatto pari a 100 il livello... Continua...
Dall'inizio dell'anno l'indice delle borse mondiali, con esclusione di quella USA, denuncia una contrazione del 3.7%; l'Eurostoxx50 perde terreno, seppur in misura più contenuta. Wall Street sale esclusivamente grazie al contributo delle società del FAAMG, che capitalizzano più di 4 trilioni di dollari: più delle ultime 280 società dello S&P500. Per restare all'Europa... Continua...