L'indice dei prezzi al consumo, in Europa, risulta ben correlato al petrolio: ma alla sua variazione annuale - ora in risalita, pur se negativa - non al dato assoluto. Ciò conferma la possibilità che a partire da giugno il CPI risalga la china. Continua...
Alcuni commentatori suggeriscono di imporre alle banche centrali di "annullare" il debito pubblico acquistato dal mercato nel corso degli anni, per alleviare il rapporto fra debito e PIL. Dati alla mano, l'espediente sarebbe tanto pericoloso quanto inutile. Continua...
L'uscita dalla recessione globale sarà più rapida e convincente negli stati che privilegeranno il sostegno agli investimenti. In Italia, all'opposto, la spesa in conto capitale era in declino già dalla fine del 2019. Continua...
Da oggi il Regno Unito è ufficialmente - ma non sostanzialmente - non più parte dell'Unione Europea. All'atto pratico cambia ben poco; ma c'è un cambiamento occorso subito dopo il referendum di giugno 2016, che incide sulla crescita. Continua...
Il declino abbozzato dallo spread dei bond italiani nelle ultime settimane, sembra preannunciare un'altra di quelle zampate verso il basso nel premio per il rischio; stando ad uno schema che si protrae da diverso tempo. Continua...
In ripresa a novembre l'indice dei prezzi al consumo, grazie ad una correlazione stupefacente per precisione. Con l'andamento delle ultime settimane del greggio, verosimilmente l'inflazione punterà ancora verso l'alto nei mesi a venire. Continua...
Non meno di 17 banche centrali mondiali taglieranno il tasso di intervento nel corso di questo trimestre; replicando l'accomodamento del Q3. Uno stimolo global che fa e farà bene all'economia almeno per tutto il prossimo semestre. Continua...
Malgrado un sentiment economico di certo non brillante, e negativo per buona parte degli ultimi mesi; l'Eurostoxx50 sta rompendo i massimi degli ultimi cinque anni. E se ad un certo punto gli operatori economici dovessero tornare a sorridere? Continua...
L'offerta di moneta ha conseguito un minimo a gennaio in termini di tasso di variazione. L'ultimo dato mensile è risultato deludente, ma la crescita degli ultimi nove mesi depone a favore di una fondamentale misura macro. Continua...
Dall'inizio del 2018 ai money manager si è imposta una scelta doverosa: sovrappesare i temi più difensivi del mercato azionario europeo, trascurando i settori più esposti al ciclo economico. Per una precisa "ragione": che adesso accenna a reagire. Continua...