UsdNok prosegue nella sua marcia ribassista all’interno del canale che da due anni guida il cambio. Trovato il sostegno della trend line che unisce i minimi decrescenti UsdNok ora potrebbe rimbalzare fino a 8.50 dove troverà una solida area di resistenza. Area 7.30 rappresenterà invece l’ostacolo più arduo per una Corona Norvegese che sotto quella soglia avrebbe campo aperto. Continua...
Come sanno gli emuli di Iginio Massari, non tutte le ciambelle riescono col buco. Relazioni consolidate si sbriciolano miseramente, correlazioni intermarket sono messe in discussione, con i poveri investitori che si muovono sempre più disorientati. Prendiamo un confronto consolidato: quello fra dollaro e materie prime. Poiché quasi tutte le commodity sono tradizionalmente... Continua...
A dicembre avevamo analizzato un ETF che replicava il mercato obbligazionario cosiddetto unhedged, ovvero aperto al rischio di cambio. Questa volta andiamo sul mercato obbligazionario aggregate (governativi + corporate) hedged Eur, ovvero senza rischio di cambio per l’investitore europeo. Una premessa: il differenziale tassi Stati Uniti – Europa rende la copertura del rischio... Continua...
La Norvegia ha visto il prodotto interno lordo espandersi del 3.2% nei quattro trimestri terminati lo scorso 30 settembre, grazie anche al buon andamento del petrolio; penalizzante nel 2015, al punto da costringere la banca centrale locale ad un politica monetaria decisamente accomodante. Ciò ha depresso la corona norvegese (NOK), penalizzata malgrado una vistosa ripresa... Continua...
Come bene sanno gli abbonati di Strategie Valutarie la nostra view alquanto tiepida sul Rublo è datata. Proprio due settimane fa abbiamo analizzato il cambio EurRub e dal punto di vista tecnico c’erano pochi dubbi sul fatto che il supporto di area 67, combinato alla media mobile a 200 giorni, avrebbe quanto meno prodotto un rimbalzo verso area 71. Movimento che... Continua...
Il modello che utilizziamo da anni e che ci mostra una straordinaria analogia di comportamento tra l’attuale andamento di UsdNok e quello di 15 anni e mezzo fa, sta ancora svolgendo egregiamente il suo lavoro. Dopo l’incertezza sui massimi che anche in quegli anni attanagliò per diversi trimestri UsdNok, sembra proprio che la strada del ribasso è ora aperta confermando... Continua...
Secondo la prospettiva del Big Mac Index, una delle metriche più diffuse per misurare la parità dei poteri d’acquisto, l’Euro è attualmente sopravalutato di circa il 9% rispetto al Dollaro. Questo elemento spiega razionalmente perché Draghi ha verbalmente puntato sulla volatilità (che ovviamente disturba le aziende nell’adeguamento costante dei listini e dei margini... Continua...
Un rapporto di forza relativa che sembra avere una bella correlazione positiva con il cambio UsdCad è certamente quello che si registra tra la borsa canadese e l’indice azionario emergente. Il grafico ci fa apprezzare come i due indicatori si muovano in sintonia ormai da oltre un decennio e quello che è successo nel 2017 nel rapporto di forza tra TSX e Msci Emerging Markets... Continua...
Pur con qualche distorsione (vedi il movimento anomalo dei tassi americani a fine 2014 – inizio 2015), il rapporto intermarket che c’è tra UsdChf e tassi USA a 10 anni persiste e lo fa con un rapporto di cambio che con circa un anno di anticipo sembra “prevedere” l’andamento dei tassi. Stando quindi alla debolezza di UsdChf degli ultimi mesi a questo punto potremmo... Continua...
La banca centrale svedese recentemente ha mostrato un atteggiamento più da “falco” rispetto al passato prospettando ai mercati addirittura l’avvio di una politica monetaria più restrittiva nel corso del 2018 in anticipo rispetto alla stessa Banca Centrale Europea. Ovviamente tutto dipenderà da condizioni di crescita economica ed inflazione, ma questa notizia ha restituito... Continua...