L'andamento del rapporto di cambio fra euro e dollaro segue da sempre una dinamica precisa: riflette la congiuntura economica delle due sponde dell'Oceano Atlantico. Quando l'Europa fa relativamente meglio degli USA, l'euro si apprezza; quando gli Stati Uniti battono le attese, il dollaro ne beneficia. È fondamentale avere ben presente questo aspetto, che spiega... Continua...
Le valute asiatiche erano state segnalata su Strategie Valutarie del 20 novembre. Appena due settimane fa il test della trend line rialzista ci aveva spinti a scrivere «…a questo punto abbiamo a disposizione due zone di prezzo sulle quali intervenire per aumentare l’esposizione nel mondo valutario asiatico. Le resistenze di area 108/109 se vinte invertirebbero definitivamente... Continua...
Il doppio massimo è stato uno degli elementi tecnici che, unito alla sottovalutazione fondamentale del Pound, ci aveva spinto ad entrare sulla Sterlina nel primo numero di Forex Portfolio, l’ormai consolidata appendice infrasettimanale di Strategie Valutarie. In quell’occasione il cross era a 0.90 mentre ora siamo tornati a 0.88. Nel frattempo la Bank of England ha alzato i tassi... Continua...
Come indicato nel Cot Forex della settimana scorsa su Strategie Valutarie, il Dollaro neozelandese potrebbe essere prossimo, almeno temporaneamente, all’esaurimento della fase di debolezza. Il posizionamento degli hedge fund sul mercato del futures è compatibile con una fase di rallentamento della caduta, così come la salita di oltre il 10% in sei mesi può... Continua...
Quando sembrava che l'euro fosse destinato ad un meritato periodo di riposo, la debolezza del dollaro nei confronti delle valute emergenti si è riflessa favorevolmente sulla moneta comune europea, favorendone la ripartenza. Non siamo alla rottura definitiva verso l'alto in termini di Eur/Usd ma, obiettivamente, essere corti fa tremare i polsi. Detto questo, però... Continua...
Spesso si vede nel differenziale tassi favorevole agli Stati Uniti un elemento che dovrebbe dare spinta al biglietto verde, in realtà negli ultimi due anni il risultato è stato opposto, ovvero le valute low yielders hanno performato meglio. Abbiamo creato un cambio sintetico equamente pesato tra Euro, Yen e Franco svizzero, tutte divise con tassi nettamente più bassi dei Treasury. Continua...
Ieri fatto notizia la vistosa debolezza delle piazze orientali: la borsa di Shanghai ha ceduto più del 2%, e alcuni indici locali hanno fatto anche peggio. Cercheremo di resistere alla tentazione di ricordare che in cinese la parola “crisi” è costituita da due ideogrammi che rappresentano rispettivamente minaccia e opportunità (anche perché a quanto pare trattasi... Continua...
Malgrado il recupero degli ultimi due mesi e mezzo, oggettivamente il dollaro appare in ritardo: perlomeno con riferimento al differenziale di rendimento a 10 anni fra Stati Uniti e Germania. Lo spread 10y ha descritto egregiamente in questi anni l'evoluzione del biglietto verde; qui impersonificato dal Dollar Index calcolato da Bloomberg. Fino all'inizio della seconda metà di luglio... Continua...
Primo assalto alla resistenza chiave di EurUsd (quel 1.1880 che rappresenta la spalla destra dell’ormai arcinoto testa e spalla ribassista) e prima risposta da parte degli orsi che si sono fatti trovare pronti nel momento della verità. Ovviamente situazione tutta in divenire con questa lenta e sfiancante correzione di EurUsd che rimane appesa proprio alla tenuta di questa... Continua...
In Cina il tasso di crescita dell'offerta di moneta continua a contrarsi. M2 e M3 crescono ormai a singola cifra percentuale: un riflesso della precisa volontà delle autorità di contenere l'espansione del credito e il boom immobiliare; ma a Pechino c'é chi incomcinci ad impensierirsi: assieme all'azione frenante apportata allo shadow banking system e ad una politica fiscale... Continua...