Gli Stati Uniti quest'anno hanno fortemente sovraperformato rispetto ai listini europei. Negli ultimi tre mesi il divario si è ulteriormente allargato: sia in valuta locale, sia in valuta comune. Il rapporto fra Eurostoxx50 e S&P500 si attesta ai livelli più bassi degli ultimi trent'anni, malgrado il flusso di dati macroeconomici sia risultato migliore delle attese nel... Continua...
Prendiamo lo ZEW, il sondaggio sulle condizioni economiche in Germania calcolato dall'omonimo istituto. Quali impatti si possono prevedere per il mercato azionario tedesco e, a ruota, europeo? Per rispondere, e ponderare meglio il declino fatto registrare da alcuni mesi a questa parte, ci siamo soffermati sui soli casi, dal 2002 ad oggi, in cui lo ZEW svolti verso il basso... Continua...
Gli investitori sul mercato azionario sono costantemente compensati con un premio per il rischio: in linea di principio, la remunerazione corrisposta dal mercato azionario ("earnings yield"; l'opposto del Price/Earnings) supera di un certo margine il rendimento conseguibile da attività finanziarie prive di rischio; tipicamente, Treasury USA decennali. L'evoluzione di questo premio... Continua...
Si discute molto in questi giorni del marcato rallentamento della crescita economica globale, e nell'Eurozona in particolare. Una frenata ben anticipata dagli indici delle sorprese economiche, in letterale caduta libera da mesi; al punto da essere scesi ora sotto i -100 punti nel Vecchio Continente. Ci si chiede cosa comporti ciò per le sorti dei mercati azionari più coinvolti. Il campione... Continua...
Che sta succedendo? Da due mesi le borse europee nel complesso fanno meglio dei gloriosi e celebrati listini nordamericani. Dopo tanti anni, gli investitori si erano persuasi ad una sottoperformance strutturale, motivata dalla diversa composizione settoriale – tanto tecnologia negli USA, pochissima in Europa; ove abbondano industrie decotte come quella bancaria – e conseguentemente... Continua...
Se ne stanno accorgendo un po' tutti: da qualche mese il mercato del credito, rappresentato dallo spread di rendimento fra corporate bond ad alto rendimento e yield dei titoli di Stato, manifesta crescenti fibrillazioni. In particolare nell'Eurozona il differenziale fra i bond ad alto rendimento e il rendimento medio semplice dei titoli governativi delle principali economie... Continua...
Nelle ultime settimane le borse europee hanno ostentato complessivamente una maggiore stabilità, rispetto ai listini d'Oltreoceano. Merito della diversa composizione settoriale, per una volta non penalizzante. Sull'indice DAX, le quotazioni di ieri erano le medesime registrate lo scorso 9 febbraio. Ciò che più colpisce, è la diradata partecipazione al ribasso: 8 società su 30 del paniere... Continua...
Nella miniera di informazioni fornite mensilmente dal sondaggio condotto fra i gestori globali - circa 600 miliardi di dollari di AuM - da BofA Merrill Lynch, ce n'é una che ha attirato la mia attenzione: l'orientamento dei money manager sulle piazze europee che si intende sovrappesare (o sottopesare) da qui ai prossimi dodici mesi. Le scelte di investimento si vanno sempre più... Continua...
Quando nei prossimi giorni sarà reso noto il PMI Composite definitivo dell'Eurozona, con ogni probabilità sarà confermato il picco massimo di gennaio. Intendiamoci: un PMI a 57.5 punti esprime comunque una notevole espansione dell'economia del Vecchio Continente. Ma ai mercati azionari interessano le variazioni al margine; non i dati assoluti. Fino ad ora i settori più... Continua...
Da maggio dello scorso anno l'Eurostoxx50 sottoperforma, in valuta locale, lo S&P500. Riflesso evidente di una dinamica macroeconomica penalizzante: dalla scorsa primavera, difatti, l'indice CESI delle sorprese economiche del Vecchio Continente punta verso il basso, al netto del CESI degli Stati Uniti. Vero anche è che bisognerebbe esaminare i due indici atlantici... Continua...