L'economia globale continua a soffrire della persistente revisione al ribasso delle stime di crescita. Un trend doloroso, in essere da diversi anni, e che ritarda il momento in cui opportunamente si potrà discutere di meglio redistribuire le risorse generate; perché prima andrebbero create, quelle risorse. Anche per l'anno corrente e per il 2017 si assiste... Continua...
Nel 2015 il PIL dell'Eurozona è cresciuto dell'1.6%, al netto dell'inflazione. Erano quattro anni, da prima della crisi della Grecia, che l'economia non vantava un risultato così incoraggiante. Merito in buona misura degli stimoli monetari, che hanno favorito l'espansione della moneta e, entro certi limiti, del credito. Moneta che vanta la caratteristica di anticipare... Continua...
È un mondo di bassa inflazione. Malgrado gli sforzi della Banca Centrale Europea (o forse proprio a causa di essi?!) l'andamento dei prezzi al consumo misurato dal CPI swap rate si è accartocciato da dicembre in poi, e fa fatica a mantenersi sopra l'1% annuale: ben distante dal target del 2% fissato da Francoforte. In USA l'inflazione ha rialzato la testa... Continua...
A quasi sette anni dalla conclusione ufficiale della Grande Recessione negli USA, i nodi al pettine non sono ancora stati sciolti: in alcune aree il deleveraging ha compiuto incoraggianti progressi; ma il debito totale, lungi dal ridursi, è addirittura cresciuto. La "cura dimagrante" non ha interessato tutte le pieghe del settore privato, mentre il settore pubblico... Continua...
Molti tranquillizzano circa la prospettiva di una imminente recessione negli Stati Uniti, puntando il dito nei confronti della curva dei rendimenti: «guardate che mai una recessione negli USA è intervenuta in presenza di un differenziale positivo fra scadenze lunghe e scadenze brevi», come si registra in questo momento. Storicamente, questo è senz'altro vero... Continua...
Rallenta la crescita dell'offerta di moneta nella Zona Euro nel mese di febbraio. In attesa che le misure adottate dalla Banca Centrale Europea questo mese entrino a pieno regime, l'aggregato monetario M1 vede ridursi il tasso di espansione annuale al +10.5%, dal +14.5% di luglio dello scorso anno. Negli ultimi tre mesi l'espansione monetaria dell'aggregato... Continua...
Gli sforzi delle autorità monetarie sembrano vani. Gli stimoli della BCE per ora non sono riusciti a forzare un'inversione verso l'alto delle aspettative inflazionistiche, inchiodate ai livelli più bassi perlomeno degli ultimi dodici anni, all'1,45%. La sensazione è che la politica monetaria non abbia alcun impatto sull'inflazione. Altre variabili sembrano all'opera... Continua...
Ci siamo. Ancora un po' di pazienza e l'attesa sarà ripagata. Domani il governatore Draghi annuncerà le attese nuove misure di stimolo monetario. La Zona Euro è ricaduta in deflazione, e il ciclo economico sembra perdere colpi. Soprattutto, l'espansione del bilancio dell'istituto di emissione non si traduce in aumento dell'offerta di moneta: l'aggregato M1 è cresciuto... Continua...
In passato abbiamo messo in guardia circa il rischio di un bear market deflazionistico globale, accompagnato da una recessione negli Stati Uniti e, probabilmente, in tutto il mondo. Crediamo che la previsione si stia realizzando, e ci terrà occupati per tutto il resto dell’anno e per almeno parte del 2017. Due settimane fa il settimanale Barron’s ha pubblicato... Continua...
Al momento il modello previsionale di AGE Italia stima una probabilità del 25% che l'economia americana stia per entrare in recessione. Può darsi. A questo punto però non mi spiego come mai i rendimenti dei Treasury siano collassati agli attuali livelli. Trovo invece eloquente, per capire dove stia andando l'economia americana, esaminare... Continua...