In questi giorni si è discusso molto dello “ZEW”, il barometro sulla fiducia e sulle aspettative delle aziende tedesche, che - sarà il rallentamento cinese, sarà lo scandalo Volkswagen, saranno le ingenti perdite denunciate da Deutsche Bank - comprensibilmente fa registrare umori non proprio esaltanti. Come può tornare utile questo indicatore? Non tanto... Continua...
Battuta d'arresto per l'offerta di moneta nell'area Euro nel mese di agosto. La componente M1 fa registrare una variazione pressoché nulla rispetto al mese precedente: al +0.08%, è il progresso meno consistente dalla fine del 2013. Il tasso di variazione a tre mesi converge verso il 2% (era a +5.2% a gennaio) mentre il tasso di crescita semestrale... Continua...
Confortante il dato mensile rilasciato dall'IFO Institute sulla congiuntura economica tedesca: l'indicatore che misura la fiducia del tessuto imprenditoriale risale ai massimi degli ultimi cinque mesi, e si mantiene prossimo ai massimi degli ultimi tre anni. Per questo, risulta ancora più stridente il contrasto con l'andamento del mercato... Continua...
La Federal Reserve ha ben altro di cui occuparsi, al di là della possibilità di aumentare il costo del denaro. Ora che il Quantitative Easing è un ricordo (o una prospettiva futura?), bisognerebbe decidere cosa fare dei 3700 miliardi di dollari investiti in attività finanziarie negli ultimi sette anni. Sì, perché ad un certo punto questi titoli giungeranno a scadenza... Continua...
All’inizio dell’anno era previsto un aumento del tasso sui Fed Funds dallo 0,25 allo 0,50% nel terzo trimestre; poi allo 0.75% nel quarto trimestre. Proprio così: soltanto che l’anno in questione non è quello corrente, ma addirittura il 2010! Il copione si è ripetuto l’anno successivo, con gli economisti che in coro si aspettavano un aumento dei tassi ufficiali alla fine del 2011, e così... Continua...
Non pochi economisti sono rimasti sorpresi dal confortante andamento dell'economia europea nel secondo trimestre, con diffuse revisioni al rialzo che avvicinano la crescita del PIL dell'Eurozona a livelli quasi americani. Francamente è dall'inizio dell'anno che confidiamo in una espansione che abbia il "2" prima della virgola, e devo dire che... Continua...
È un caso che i mercati finanziari occidentali da anni facciano meglio dei listini emergenti? certo che no! come spiegato in tutti questi anni, gli EM sono attanagliati da problemi strutturali che l'imminente (??) decisione di aumentare i tassi americani esaspererà soltanto, con l'immancabile flusso di ritorno di capitali verso le economie sviluppate che... Continua...
Un aspetto su cui ci vorremmo soffermare riguarda la convinzione che la deflazione non sarà circoscritta agli Stati Uniti. Come si ricorderà, la deflazione parte dall’eccesso di debito e di investimenti, il che genera eccesso di capacità produttiva e debolezza del pricing power. Questa combinazione letale conduce ad inflazione. Continua...
Abbiamo concluso il precedente intervento, dedicato alla deflazione, descrivendo i livelli di supporto e di resistenza del mercato, e concludendo che la borsa abbatterà presto i supporti. Siamo sempre dell’idea che vi siano consistenti margini verso il basso. In questo intervento cercheremo di spiegare perché la deflazione ci accompagnerà per anni... Continua...
Per quanto concerne la deflazione, le materie prime si sono rivelate “il canarino nella miniera”. Ricordate quando ne parlammo per la prima volta, nel 1999, quando nessuna aveva idea di cosa fosse la deflazione, e ci chiedeva se mai volessimo parlare di “inflazione”? adesso quella preoccupazione risulta condivisa, con tutte le commodity che... Continua...