Giusto quando si incominciava a parlare di minaccia inflazionistica, è intervenuto il dato di marzo dell'indice dei prezzi al consumo, calcolati dall'OCSE, a spegnere i timori. Il CPI ha ripiegato al +1.4%, rispetto al +1.6% di febbraio: una soglia ancora del tutto fisiologica, ben inserita nel processo disinflazionistico in essere dall'inizio degli anni Novanta. Continua...
Subito dopo la conclusione del primo turno delle elezioni presidenziali francesi, l'euro è vistosamente rimbalzato, spingendosi oltre quota 1.090 contro dollaro: come se fosse stato rimosso un macigno che ne impediva l'ascesa. In effetti da tempo la divisa comune è tanto sottovalutata sul piano fondamentale (contro il biglietto verde la teoria... Continua...
Si rimane sconcertati nel notare quanto sia cresciuto il debito negli ultimi vent’anni. Se siete di orientamento politico democratico, sarà facile puntare il dito contro le politiche di Bush, e le misure che hanno agevolato l’espansione del debito. Se foste repubblicani, avrete gioco facile nel sottolineare il boom senza precedenti del debito pubblico... Continua...
Discutiamo la situazione del debito negli Stati Uniti da anni: dal punto di vista borsistico, si tratta della motivazione principale per cui le valutazioni hanno conseguito massimi assoluti. Un po’ come avvenne in occasione del massimo di marzo 2000, quando la borsa inevitabilmente crollò, avviando una spirale recessiva. Continua...
Questa correlazione ha una logica di ferro: se i tassi di interesse salgono, aumenta l'incentivo da parte delle famiglie a rimandare i consumi al futuro e ad accantonare reddito; viceversa, se i tassi di interesse diminuiscono, si riduce l'incentivo a rimandare i consumi, e cala di conseguenza il reddito risparmiato. Una relazione in essere da anni; fino al... Continua...
Gli economisti osservano con una certa ansia l’appiattimento in atto della curva dei rendimenti americana. Nella versione più semplicistica, la “curva dei rendimenti” – così chiamata perché esprime a forma di curva tendenzialmente crescente, i rendimenti dei titoli pubblici dalle scadenze più brevi a quelle più lontane nel tempo – è rappresentata dalla... Continua...
L'inflazione è sempre e comunque un fenomeno monetario, ammoniva Milton Friedman dalla sua cattedra di Chicago. E pensiamo che, in una certa misura, egli abbia avuto ragione. Perché storicamente inflazione e moneta vanno a braccetto. Non che la prima spieghi interamente la seconda; ma esaminando gli aggregati monetari, possiamo prevedere... Continua...
Quasi tutti sanno che l'Italia è ai primi posti nella poco invidiabile classifica dei paesi dal più elevato debito pubblico in rapporto al PIL; meno noto è che nel club ristretto dei centenari siamo in compagnia di Giappone (229%), Grecia (177%), Portogallo (129%), Belgio (106%), Stati Uniti (104%) e fra un anno Spagna (ora 99% del PIL). E il debito privato? Continua...
Il sondaggio trimestrale condotto dalla Federal Reserve fra le banche di credito ordinario, rileva per il passato trimestre una maggiore propensione a concedere credito. La percentuale netta di banche americane che hanno ristretto gli standard per accedere ai finanziamenti, è scesa all'1.5% per le medie e grandi imprese, dall'8.5% del trimestre... Continua...
Le previsioni della Federal Reserve di Atlanta inducono ad uno smisurato ottimismo: il PIL nel corrente trimestre dovrebbe crescere del 3.6%. La stima, formulata giovedì scorso, risulta addirittura superiore a quella precedente, e conferma appieno la prospettiva di un rialzo dei tassi fra meno di un mese negli Stati Uniti. Naturalmente il dollaro... Continua...