Gli investitori sono nervosi. Hanno goduto di una espansione economica dalla temperatura ideale: né troppo calda, né troppo fredda. Abbastanza robusta da favorire la crescita dei profitti aziendali, abbastanza moderata da indurre le banche centrali ad analoga moderazione nella normalizzazione della politica monetaria. A 101 mesi, la corrente ripresa risulta... Continua...
Sono adorabili quelli che, avendo ignorato la ripresa economica degli ultimi 100 mesi, adesso cercano in tutti i modi di persuaderci circa l’imminenza di una recessione. Accantonate le speranze che l’esaurimento del programma di acquisti negli Stati Uniti potesse rappresentare una doccia gelida per il ciclo economico – essendo ormai passati tre anni dall’ultima volta che la Fed... Continua...
L'Europa da alcuni trimestri "batte" gli Stati Uniti in termini di crescita economica. Me ne compiaccio, ma temo si tratti di un fenomeno passeggero: la crescita della forza lavoro e della produttività assumono dinamiche ben differenti, al di qua e al di là dell'Atlantico. Per compiere un paragone irriverente, sarebbe come aspettarsi che il Benevento tenga testa alla Juventus per tutti i 90 minuti. Continua...
La Bank of England è chiamata a risolvere un doloroso trade-off. La svalutazione della sterlina ha prodotto inflazione, senza alcun beneficio per la bilancia commerciale. Il boom dei prezzi al consumo costringe le autorità ad aumentare i tassi di interesse: soffocando una domanda interna già in seria difficoltà; nel tentativo di contenere le importazioni e favorire... Continua...
Nel terzo trimestre l'economia americana ha conseguito un tasso di crescita reale annualizzato del 3.0%: è un dato confortante, che conferma il buon ritmo sperimentato nel Q2, e contribuirà ad allontanare da quell'odioso ritmo sincopato del 2.5% annuale l'espansione del PIL nel 2017. Uno sforzo effimero, però: perché l'economia USA non dispone ancora del potenziale... Continua...
Secondo una diffusa corrente di pensiero, la Federal Reserve si accinge ad avviare il ridimensionamento del bilancio, non rinnovando automaticamente a scadenza i titoli acquistati negli ultimi dieci anni; perché l'inflazione, dopo aver sorpreso verso il basso per quattro mesi consecutivi, ad agosto ha sorpreso: verso l'alto. Peraltro, soprattutto a causa di una sola componente... Continua...
L'equazione della stabilità finanziaria di uno stato impone che, affinché sia scongiurata la crescita del rapporto fra debito pubblico e PIL, la crescita nominale dell'economia sia superiore al costo medio dell'indebitamento. In caso contrario, occorre conseguire un saldo primario di finanza pubblica (entrate fiscali meno spesa al netto degli interessi sul debito)... Continua...
Tutti negli Stati Uniti hanno festeggiato il nuovo minimo del tasso di disoccupazione ufficiale; sempre più inferiore al cosiddetto "NAIRU": il livello al di sotto del quale l'inflazione rialza la testa. A dire il vero questo fenomeno non si sta manifestando, per fortuna, e questo ha spinto alcuni a decretare il prematuro trapasso della Curva di Philips. Continua...
La liquidità globalmente generata dalle banche centrali mondiali, a partire dalla fine del 2008, è coincisa con un boom del mercato azionario senza precedenti. La correlazione c'è, è inutile negarlo. Allora cosa succederà quando gli istituti di emissione di tutto il mondo toglieranno il piede dal pedale dell'acceleratore. E soprattutto, quando sarà ipotizzabile... Continua...
La Bank of Canada ha deciso di aumentare i tassi di interesse, nel fondato timore che il mercato immobiliare locale sia entrato in bolla. In effetti le quotazioni delle case crescono al ritmo del 15% annuo, e il fenomeno è tutt'altro che circosritto all'economia nordamericana: Australia e Nuova Zelanda si trovano in condizioni simili, con il boom immobiliare... Continua...