Dal 1990 in avanti, quando il confronto temporale descritto è entrato in territorio positivo, il livello relativamente restrittivo della politica monetaria occidentale, ha provocato di lì a breve delle crisi e/o recessioni, e/o bear market. Questa volta sarà differente, o la misura dello scostamento raggiunto non è ancora abbastanza problematica? Continua...
Mentre in Italia si dibatte con accanimento sulle qualità della nota di aggiustamento al DEF, a grandi linee rese note dalla coalizione "gialloverde" di governo; non è che nel resto d'Europa sia tutto un virtuosismo. Il rallentamento del ciclo economico impone il suo prezzo da pagare: a più del 6% all'indomani della Grande Recessione, il deficit dei conti pubblici è risalito fino all'un percento negli ultimi due anni. Continua...
L'Economic Data Change Index di Citi misura lo scostamento dei dati macroeconomici rispetto alla media degli ultimi dodici mesi. Un dato pertanto negativo segnala una congiuntura economica più fiacca di quanto suggerito dalla stagionalità. A livello globale, l'EDCI rappresenta efficacemente lo stato di salute dell'economia planetaria; specie quando penetra la linea dello... Continua...
Mentre ci si accapiglia sui contenuti della prossima manovra di bilancio, l'opinione pubblica in Italia è indotta a distrazione circa le reali cause che hanno cagionato il declino della capacità potenziale di crescita della nostra economia. Sul banco degli imputati sale il costo unitario di produzione, a sua volta collegato al livello complessivo delle retribuzioni e alla produttività... Continua...
La cortina fumogena che da tempo accompagna i provvedimenti ventilati dal governo, le aspre discussioni che seguono, e le puntuali marce indietro; rischia di distogliere l’attenzione generale dalla reale questione sul tavolo: il rallentamento sempre più evidente della congiuntura economica. Si fa un gran parlare di opportunità di politiche di distribuzione del reddito... Continua...
Quanto tempo ci separa dalla prossima recessione? a mio avviso non molto, ma il pallino come sempre è nelle mani della Federal Reserve: se è vero che tutte le contrazioni del ciclo economico sono avvenute per un eccessivo inasprimento della politica monetaria; che ha colpito i settori più deboli dell'economia, e poi a ruota tutti gli altri. Mi soffermo in particolare sul... Continua...
Qualche giorno fa il Bureau of Economic Analysis ha rivisto il tasso di risparmio (reddito non consumato) delle famiglie USA per tutti gli anni passati. Pervenendo ad una sorprendente conclusione: il saving rate è stato massicciamente sottostimato negli ultimi cinque anni. Ed in particolare, il dato più recente si attesta a poco meno del 7%, rispetto al 3.2% calcolato... Continua...
Le condizioni finanziarie nell'Eurozona diventano più proibitive; e cagionano l'atteso rallentamento della crescita economica. Siamo in modalità speculare rispetto ad inizio 2015: quando l'avvio del Quantitative Easing da parte della BCE comportò la svolta verso l'alto del nostro FCI (Financial Conditions Index); basato sul valore del cambio effettivo, sui tassi di interesse governativi... Continua...
Se, come ormai appare assodato da più parti, il problema fondamentale dell'Italia è rappresentato dall'andamento dell produttività, che contiene il tasso di crescita potenziale dell'economia, lasciando che la crescita del deficit incida più pesantemente sul rapporto debito/PIL; a questo punto ho una buona notizia e una cattiva notizia. Partiamo da questa: fatto pari a 100 il livello... Continua...
Dall'inizio dell'anno l'indice delle borse mondiali, con esclusione di quella USA, denuncia una contrazione del 3.7%; l'Eurostoxx50 perde terreno, seppur in misura più contenuta. Wall Street sale esclusivamente grazie al contributo delle società del FAAMG, che capitalizzano più di 4 trilioni di dollari: più delle ultime 280 società dello S&P500. Per restare all'Europa... Continua...