Il rallentamento dell'attività economica procede. Gli indicatori congiunturali, come l'Economic Surprise Index calcolato da Citi, puntano da tempo verso il basso. E i PMI manifatturieri registrano questa tendenza: il Global PMI di JP Morgan è in calo per il terzo mese di fila e si attesta ai minimi degli ultimi sei mesi. C'è da preoccuparsi? L'esame dei PMI delle principali economie... Continua...
Meglio tardi che mai. I prestiti incagliati ("Non Performing Loan") in Italia iniziano ad assumere una auspicabile traiettoria discendente. Non siamo ai livelli di Germania e Francia, dove i NPL, in rapporto agli impieghi complessivi, sono trascurabili. Ma la buona notizia è che l'Italia ha intrapreso il sentiero spagnolo: con Madrid che ha avviato un percorso virtuoso da quando i NPL... Continua...
Dal punto di vista macro, il tasso di interesse è il costo opportunità che si sostiene per rimandare a domani i consumi di oggi: se i tassi aumentano, cresce l'appeale del risparmio e si riduce quello della spesa per consumi e investimenti. Di converso, se i tassi si riducono, famiglie ed imprese non troveranno un valido incentivo - ceteris paribus - per accantonare liquidità, e si concederanno... Continua...
Anche se la Fed sta aumentando il ritmo mensile del disimpegno dal programma di acquisti noti come "QEn" (i tre round di Quantitative Easing); la Bank of Japan sta acquistando sempre meno titoli, e la Banca Centrale Europea fra poco più di sei mesi porrà fine al suo APP; la base monetaria, vale a dire, lo stock di moneta in circolazione, rimane considerevole; perlomeno... Continua...
A Davos si respira compiacimento per la forte performance economica conseguita in Europa. Il prodotto interno lordo negli Stati Uniti arranca poco sopra il 2% di crescita reale, mentre in Europa i dati più recenti suggeriscono la prospettiva di un'espansione, sempre al netto dell'inflazione, anche più sostenuta rispetto al 3% correntemente incorporato nelle serie storiche. Continua...
Il Quantitative Easing ha avuto l'effetto - il merito, per uno stato debitore come il nostro - di innalzare l'inflazione ufficiale in Italia: salita dal -0.6% di gennaio 2015 al +1.9% di aprile dello scorso anno. Quando abbiamo avvicinato la parete superiore del canale discendente in essere dall'inizio degli anni Novanta. Una dinamica incoraggiante, spezzata però da... Continua...
La politica monetaria ultra-accomodante delle banche centrali mondiali ha prodotto un effetto neanche tanto inatteso o indesiderato: la crescita delle quotazioni immobiliari. Dopotutto, si tratta di quel wealth effect auspicato per indurre una riduzione del risparmio prudenziale, e un incremento della spesa per acquisti. L'aumento delle quotazioni delle case però si è manifestato... Continua...
Se non abbiamo fatto male i conti, con quello corrente la l’espansione economica iniziata a metà 2009 ha raggiunto ora il 104esimo mese di anzianità. Quasi un record di longevità, se si considera che i precedenti 22 cicli espansivi, certificati dal National Bureau of Economic Research dal 1900 ad oggi, soltanto due volte sono durati di più. Ad aprile, la corrente ripresa salirà al... Continua...
La ripresa dirompente mette a tacere le Cassandre che, non avendo previsto il boom economico, adesso cercano di rifarsi una verginità prevedendo la prossima recessione. Tanto, per la legge dei grandi numeri, prima o poi qualcuno ci riuscirà e passerà alla storia come grande guru. A noi interessa capire quando si profilerà all'orizzonte una recessione, perché questo serve per... Continua...
Non accenna a ridursi il rumore attorno alla possibilità - peraltro, non così scontata - che la curva dei rendimenti presto si "inverta", anticipando uno scenario poco brillante per l'economia americana, e a ruota per il mercato azionario. Peraltro, chi formula questa denuncia, si è ben guardato dall'invitare a comprare azioni quando la curva dei rendimenti era invece ripida. Continua...