Quasi tutti sanno che l'Italia è ai primi posti nella poco invidiabile classifica dei paesi dal più elevato debito pubblico in rapporto al PIL; meno noto è che nel club ristretto dei centenari siamo in compagnia di Giappone (229%), Grecia (177%), Portogallo (129%), Belgio (106%), Stati Uniti (104%) e fra un anno Spagna (ora 99% del PIL). E il debito privato? Continua...
Il sondaggio trimestrale condotto dalla Federal Reserve fra le banche di credito ordinario, rileva per il passato trimestre una maggiore propensione a concedere credito. La percentuale netta di banche americane che hanno ristretto gli standard per accedere ai finanziamenti, è scesa all'1.5% per le medie e grandi imprese, dall'8.5% del trimestre... Continua...
Le previsioni della Federal Reserve di Atlanta inducono ad uno smisurato ottimismo: il PIL nel corrente trimestre dovrebbe crescere del 3.6%. La stima, formulata giovedì scorso, risulta addirittura superiore a quella precedente, e conferma appieno la prospettiva di un rialzo dei tassi fra meno di un mese negli Stati Uniti. Naturalmente il dollaro... Continua...
Mentre gli economisti cercano di scorgere gli elementi di quella che nei prossimi quattro anni etichetteremo come Trumponomics, una tendenza recente inizia a prendere corpo, e a confortare circa la congiuntura economica negli Stati Uniti dei prossimi sei-nove mesi. Secondo il sondaggio trimestrale della Federal Reserve, una crescente proporzione... Continua...
Non senza fatica, il tasso di disoccupazione in Italia punta tendenzialmente verso il basso: dal 13.1 all'11.8% in un anno a nove mesi. Certo, il bilancio è ancora insoddisfacente, e molto resta da fare per assorbire la grave emorragia occupazionale. Qui però volevo mettere in luce un altro aspetto: qual è il tasso di disoccupazione "frizionale"... Continua...
Nel dibattito circa la possibilità che l'espansione economica iniziata negli Stati Uniti oltre sette anni fa possa presto esaurirsi; non si tiene sufficientemente conto dell'impatto non solo rilevante, ma direi soprattutto determinante dei servizi. L'economia USA non si basa più sul settore manifatturiero, che da' lavoro a poco più del 12% della forza lavoro... Continua...
Il dato finale del PIL americano nel secondo trimestre ha fatto registrare una sorpresa positiva. Ma le nubi continuano ad addensarsi sul cielo della congiuntura economica americana: il tasso di utilizzo della capacità produttiva si attesta correntemente al 75%. Siamo ben distanti dagli estremi raggiunti sul finire del 2014, quando... Continua...
C'è malcelata delusione per la frenata dell'attività manifatturiera nell'area Euro. Il PMI preliminare del mese di settembre si è attestato ai livelli più bassi degli ultimi diciotto mesi. Siamo ancora in territorio positivo, vale a dire sopra l'asticella dei 50 punti, che tradizionalmente separa espansione da contrazione del ciclo economico; ma di questo passo... Continua...
Il dibattito negli Stati Uniti è tutto incentrato sulle prossime elezioni presidenziali, e sulla possibilità che poco dopo la Federal Reserve intervenga nuovamente - o meno - sul livello ufficiale del costo del denaro. Nel frattempo però gli indicatori macroeconomici forniscono segni di saturazione della corrente congiuntura economica. Continua...
Che succede alla macchina economica americana? la signora Yellen e l'intero direttorio della Fed manifestano da tempo un atteggiamento ondivago, ora promettendo un imminente inasprimento della politica monetaria, ora rimandando sine die la decisione sui tassi di interesse. Il problema è che, sebbene il tasso di disoccupazione sia sceso... Continua...