C'è malcelata delusione per la frenata dell'attività manifatturiera nell'area Euro. Il PMI preliminare del mese di settembre si è attestato ai livelli più bassi degli ultimi diciotto mesi. Siamo ancora in territorio positivo, vale a dire sopra l'asticella dei 50 punti, che tradizionalmente separa espansione da contrazione del ciclo economico; ma di questo passo... Continua...
Il dibattito negli Stati Uniti è tutto incentrato sulle prossime elezioni presidenziali, e sulla possibilità che poco dopo la Federal Reserve intervenga nuovamente - o meno - sul livello ufficiale del costo del denaro. Nel frattempo però gli indicatori macroeconomici forniscono segni di saturazione della corrente congiuntura economica. Continua...
Che succede alla macchina economica americana? la signora Yellen e l'intero direttorio della Fed manifestano da tempo un atteggiamento ondivago, ora promettendo un imminente inasprimento della politica monetaria, ora rimandando sine die la decisione sui tassi di interesse. Il problema è che, sebbene il tasso di disoccupazione sia sceso... Continua...
Se ne parla ormai sempre più diffusamente: la Fed deve inaugurare un QE4, la BCE a settembre deve rafforzare le correnti misure eccezionali, la Bank of England deve riaprire i rubinetti, e altre banche centrali mondiali serviranno a ruota. Il messaggio insomma è stato: i possenti stimoli monetari finora erogati non funzionano (più)? bene, offriamo loro... Continua...
Sono passati sufficienti giorni dal clamoroso referendum nel Regno Unito, ma a tutt'oggi non si capisce che cosa succederà: se scatterà la procedura di uscita prevista dal Trattato di Lisbona, chi la invocherà, e quando lo farà. Tutto questo aumenta drammaticamente l'incertezza politica oltre la Manica, deprimendo la fiducia di famiglie e imprese... Continua...
Pochi lo sanno o se lo ricordano (forse nemmeno le autorità ufficiali di Pechino ne sono pienamente a conoscenza); ma dal Dopoguerra ad oggi la Cina ha sperimentato due volte una formale recessione: intendendo per essa una contrazione annuale del PIL, e non già un semplice rallentamento. La prima volta risale all'inizio degli anni Sessanta... Continua...
Fa discutere la massiccia revisione degli ultimi quattro anni delle rilevazioni mensili di Ordini Durevoli negli Stati Uniti. La riscrittura dei dati, secondo alcuni, minaccerebbe di impattare sul PIL effettivo degli USA; e non conforta molto la seconda lettura della crescita economica nel Q1. Tuttavia penso che per avere un'idea della probabilità di recessione... Continua...
Secondo alcuni osservatori, la svalutazione dello Yuan sarebbe positiva per l’economia e per i mercati (se ho interpretato bene): nulla di più lontano dalla realtà. Non c'è dubbio che la svalutazione dello yuan - specie contro dollaro - sia un balsamo per l'economia di Pechino e per le non sempre floride imprese esportatrici cinesi. Continua...
La redditività delle aziende USA continua a deteriorarsi. Il primo trimestre 2016 non è andato granché bene, con gli utili per azione delle compagnie dello S&P500 risultati in calo (-2%) anche con l'accorgimento di escludere i profitti delle società energetiche, a loro volta in caduta libera. Ciò avrà l'effetto di ridurre ulteriormente i profitti complessivamente... Continua...
La creazione di buste paga nel mese di aprile ha deluso le aspettative degli economisti, come spesso accade negli Stati Uniti da un po' di tempo a questa parte. Non che il dato giungesse a sorpresa: l'andamento disastroso dei profitti aziendali - non soltanto delle società quotate in borsa - anticipa di diversi mesi l'andamento degli investimenti in... Continua...