La politica monetaria ultra-accomodante delle banche centrali mondiali ha prodotto un effetto neanche tanto inatteso o indesiderato: la crescita delle quotazioni immobiliari. Dopotutto, si tratta di quel wealth effect auspicato per indurre una riduzione del risparmio prudenziale, e un incremento della spesa per acquisti. L'aumento delle quotazioni delle case però si è manifestato... Continua...
Se non abbiamo fatto male i conti, con quello corrente la l’espansione economica iniziata a metà 2009 ha raggiunto ora il 104esimo mese di anzianità. Quasi un record di longevità, se si considera che i precedenti 22 cicli espansivi, certificati dal National Bureau of Economic Research dal 1900 ad oggi, soltanto due volte sono durati di più. Ad aprile, la corrente ripresa salirà al... Continua...
La ripresa dirompente mette a tacere le Cassandre che, non avendo previsto il boom economico, adesso cercano di rifarsi una verginità prevedendo la prossima recessione. Tanto, per la legge dei grandi numeri, prima o poi qualcuno ci riuscirà e passerà alla storia come grande guru. A noi interessa capire quando si profilerà all'orizzonte una recessione, perché questo serve per... Continua...
Non accenna a ridursi il rumore attorno alla possibilità - peraltro, non così scontata - che la curva dei rendimenti presto si "inverta", anticipando uno scenario poco brillante per l'economia americana, e a ruota per il mercato azionario. Peraltro, chi formula questa denuncia, si è ben guardato dall'invitare a comprare azioni quando la curva dei rendimenti era invece ripida. Continua...
Gli investitori sono nervosi. Hanno goduto di una espansione economica dalla temperatura ideale: né troppo calda, né troppo fredda. Abbastanza robusta da favorire la crescita dei profitti aziendali, abbastanza moderata da indurre le banche centrali ad analoga moderazione nella normalizzazione della politica monetaria. A 101 mesi, la corrente ripresa risulta... Continua...
Sono adorabili quelli che, avendo ignorato la ripresa economica degli ultimi 100 mesi, adesso cercano in tutti i modi di persuaderci circa l’imminenza di una recessione. Accantonate le speranze che l’esaurimento del programma di acquisti negli Stati Uniti potesse rappresentare una doccia gelida per il ciclo economico – essendo ormai passati tre anni dall’ultima volta che la Fed... Continua...
L'Europa da alcuni trimestri "batte" gli Stati Uniti in termini di crescita economica. Me ne compiaccio, ma temo si tratti di un fenomeno passeggero: la crescita della forza lavoro e della produttività assumono dinamiche ben differenti, al di qua e al di là dell'Atlantico. Per compiere un paragone irriverente, sarebbe come aspettarsi che il Benevento tenga testa alla Juventus per tutti i 90 minuti. Continua...
La Bank of England è chiamata a risolvere un doloroso trade-off. La svalutazione della sterlina ha prodotto inflazione, senza alcun beneficio per la bilancia commerciale. Il boom dei prezzi al consumo costringe le autorità ad aumentare i tassi di interesse: soffocando una domanda interna già in seria difficoltà; nel tentativo di contenere le importazioni e favorire... Continua...
Nel terzo trimestre l'economia americana ha conseguito un tasso di crescita reale annualizzato del 3.0%: è un dato confortante, che conferma il buon ritmo sperimentato nel Q2, e contribuirà ad allontanare da quell'odioso ritmo sincopato del 2.5% annuale l'espansione del PIL nel 2017. Uno sforzo effimero, però: perché l'economia USA non dispone ancora del potenziale... Continua...
Secondo una diffusa corrente di pensiero, la Federal Reserve si accinge ad avviare il ridimensionamento del bilancio, non rinnovando automaticamente a scadenza i titoli acquistati negli ultimi dieci anni; perché l'inflazione, dopo aver sorpreso verso il basso per quattro mesi consecutivi, ad agosto ha sorpreso: verso l'alto. Peraltro, soprattutto a causa di una sola componente... Continua...