Nel giro di sei mesi le aspettative degli economisti sulla ripresa economica americana e globale sono state letteralmente asfaltate. L’8 novembre 2013 JP Morgan stimava per il I trimestre di quest’anno una crescita annualizzata del 2.5%, tanto per dire; a consuntivo il primo dato per il Q1 indica uno sconsolante +0.1%, seppur passibile... Continua...
Sul piano formale, non vi è dubbio: l'indice armonizzato HICP dei prezzi al consumo, con esclusione del tabacco, segna un mesto +0.6% per i dodici mesi terminati a febbraio. Gli fa eco il CPI core, calcolato dall'OCSE per l'area Euro, attestatosi all'1% secondo l'ultima rilevazione mensile; peraltro, in recupero da due mesi rispetto... Continua...
In occasione della recente riunione annuale sulla politica economica, i dirigenti cinesi hanno fissato un obiettivo di crescita annuale al 7.5%; in calo rispetto al 7.7% conseguito lo scorso anno. Tuttavia, nell’ambito del successivo dibattito con domande e risposte, il premier Li ha ammesso che «le sfide che ci attendono quest’anno... Continua...
Eventi geopolitici come la crisi in Ucraina vanno e vengono, ma i problemi economici e finanziari che attanagliano la Cina possono avere gravi ripercussioni globali. La scorsa settimana la Cina ha rilasciato una serie di dati macro ufficiali deludenti che confermano i nostri sospetti sulla fragilità delle fondamenta economiche su cui... Continua...
L’elemento decisivo che tiene in ostaggio la ripresa è spiegabile in poche parole. I consumatori stanno ancora smantellando l’enorme debito accumulato negli anni del boom, e il reddito totale è troppo debole per consentire una robusta crescita dei consumi. Senza dubbio il fattore climatico ha inciso di recente, ma si tratta di un fattore... Continua...
A nostro avviso l’economia sta deludendo, anche tenuto conto dei fattori meteorologici. Lo stiamo dicendo da un po’ di tempo: dopo le grandi crisi del credito, la crescita economica risulta inferiore alla media per diversi anni. Ed è ciò che sta succedendo. Da tempo il PIL cresce più o meno del 2% annualizzato. Ogni volta che questa soglia... Continua...
Complice la profonda disinflazione, l'offerta di moneta segna il passo nell'area Euro. Nel 2013 l'aggregato M1 ha fatto registrare un'espansione del 5.6%: un dato teoricamente robusto, considerata la crescita stagnante dell'economia e l'inflazione sotto controllo. Ma il diavolo si nasconde nei dettagli: nel solo mese di dicembre... Continua...
La diffusione del dato di crescita del PIL americano nel quarto trimestre promette di alimentare false aspettative. Il balzo del 3.2% nell’ultimo quarto dello scorso anno, assieme al +4.1% del terzo trimestre, rappresentano un ritmo insostenibile, e probabilmente il picco della crescita è già alle nostre spalle. La crescita della domanda... Continua...
Il Quantitative Easing (QE), che nelle varie edizioni ha caratterizzato la politica monetaria americana degli ultimi cinque anni, trovava giustificazione in un enorme output gap (differenza fra crescita potenziale e crescita effettiva dell'economia) negativo, e in una Taylor Rule che prescriveva per gli USA un tasso di intervento minore di zero. Continua...
Malgrado un consenso pressoché unanime secondo cui l’economia sta migliorando, la maggior parte degli indicatori macro rimane tiepida, come lo è stata negli ultimi due anni. A mio avviso la percezione della crescita economica è condizionata dall’illusione dell’abbassamento delle aspettative che ha caratterizzato sistematicamente... Continua...