Il mercato azionario americano ha pienamente recuperato il consolidamento di metà agosto, anche se gli indici hanno dovuto digerire la notizia della crescente aggressività bellica della Corea del Nord. I timori allo stato attuale non si sono ancora dissipati, e ci si chiede se l'andamento della passata ottava sia di preludio ad una rottura rialzista, o semplicemente... Continua...
«I volumi devono confermare il trend». Uno dei principi più inappropriati e strampalati che si sentano in borsa. Charles Dow ci perdonerà, ma l’esame dei fatti rivela la profonda fallacità di questa affermazione. Perché le quotazioni possono salire per anni, con bassi volumi, grazie all’apatia – quando non l’aperta ostilità – del pubblico degli investitori, persuaso... Continua...
Si conclude un mese all'insegna del ripiegamento, che ha penalizzato soprattutto le medie e piccole capitalizzazioni. Lo S&P cede dai massimi meno del 2%, mentre il Russell2000 ha ripiegato del 5.5%. Niente di nuovo: è stato un comportamento ricorrente, quest'anno; con l'aggravante che il RUT si trova adesso in territorio negativo per il 2017, mentre l'SPX sale... Continua...
Mentre i titoli di Stato beneficiano degli acquisti degli investitori in cerca di riparo dagli eventi geopolitici che ne stanno mettendo alla prova le convizioni; incominciano come sempre a serpeggiare malumori e timori che il crollo epocale sia dietro l'angolo. Chi scoverà il primo premio di questa lotteria avrà lustro e prestigio per i prossimi cinque anni, e si potrà... Continua...
Benché la media mobile a 50 giorni sia molto popolare fra gli investitori, la media a 80 giorni quest'anno ha contenuto diversi ripiegamenti da parte dello S&P500. Risale difatti all'11 ottobre 2016 l'ultima volta che i principali indici azionari americani hanno chiuso sotto questo benchmark: la debolezza persistette fino a poco prima delle elezioni. Ecco perché... Continua...
L’esito a sorpresa delle ultime elezioni presidenziali americane, ha innescato tutta una serie di strategie, basate sulla convinzione che il governo federale avrebbe rapidamente approvato una serie di investimenti pubblici, che avrebbero indotto un dilatamento del deficit di bilancio, costringendo la Fed ad aumentare anzitempo i tassi di interesse... Continua...
La quotazione di chiusura a 247.5 dollari del 26 luglio - una "seduta FOMC" - da parte dello SPY (l'ETF sullo S&P500), agisce ancora da resistenza per Wall Street, perpetuando un pattern in cui il mercato sale subito dopo il mantenimento dei tassi immutati. Ma la domanda che ci si pone, è se ancora una volta la media mobile a 80 giorni conterrà lo S&P... Continua...
Dobbiamo rendere conto di una evidente divergenza in formazione, fra l'andamento del mercato azionario continentale, e quello del segmento a maggiore rendimento dei corporate bond dell'Eurozona. Lo spread di rendimento fra l'indice degli High Yielders europei (fonte: BoA Merrill Lynch) e lo yield medio non ponderato dei governativi dell'Eurozona... Continua...
Le quotazioni di questo settore nevralgico - per il mercato e per l'intera economia americana - sono più che quadruplicate, negli ultimi otto anni e mezzo. Nel primo trimestre è stata raggiunta una proiezione di primaria rilevanza, che in effetti ha contenuto l'avanzata fino ad ora. Ma ora i corsi stanno sollecitando con sempre maggiore convinzione la... Continua...
Dal punto di vista stagionale, tutto sommato quest'anno non sta riservando clamorose sorprese. Con un guadagno superiore al 10% dall'inizio dell'anno, l'indice S&P500 sta fedelmente ricalcando lo script stagionale in vigore dal 1990: che prevede appunto una crescita per i primi sette mesi dell'anno, seguita da un ripiegamento da... Continua...