Toccando ferro, quella di inizio febbraio si sta rivelando una "correzione tecnica". La precisazione semantica non è di poco conto, perché consentirebbe di escludere la possibilità di un minaccioso test di quel minimo; o, quantomeno, di ridimensionarne la portata. La verità è che, come ci suggerisce Goldman Sachs, questa correzione sta seguendo il tipico percorso di tutti... Continua...
Gli investitori tirano un sospiro di sollievo: la reazione del mercato all’indomani delle recenti elezioni politiche è stata composta. «Gli investitori sono maturi e agiscono con raziocinio: non potrà mai succedere nulla di negativo, nella terza economia continentale», è il refrain udito nei giorni successivi al voto per giustificare, come sempre ex post, l’andamento del mercato. Continua...
C'è disappunto fra gli investitori per il livello raggiunto dai tassi di interesse: riflesso, secondo molti, di un surriscaldamento dei prezzi al consumo, che si propaga al livello nominale degli yield obbligazionari. E se invece l'aumento del costo del denaro riflettesse un miglioramento della congiuntura economica? in altre parole, quale nesso sussiste fra il mercato azionario... Continua...
Il trend rialzista ha superato i nove anni di anzianità. Risale al 6 marzo 2009, il giorno in cui il Dow Jones raggiunse finalmente un minimo, venendo dal devastante bear market del 2007-2009. Gli investitori moderni possono definirsi fortunati: sono rarissimi i casi così prolungati di rialzo per il mercato azionario. Analizziamoli nel dettaglio, per ottenere indicazioni utili per... Continua...
Intuitivamente, la borsa americana dovrebbe salire quando il dollaro si deprezza, e scendere nel caso contrario: un cambio debole favorisce l'Export e, benché l'interscambio con il resto del mondo costituisca una frazione marginale del prodotto interno lordo USA; a New York le imprese multinazionali abbondano. La realtà è storicamente opposta: da sempre la borsa... Continua...
La scorsa settimana ho rilevato come lo SPY, il popolare ETF sullo S&P500, stesse rimbalzando sul supporto a 265-267 dollari: una zona cruciale nelle settimane passate. Ho fatto presente come una risalita avrebbe trovato naturale resistenza a 270 dollari, sede di una concentrazione di posizioni in opzioni put, oltre alla media mobile a 20 giorni e al 50% di ritracciamento... Continua...
Rischiamo una guerra valutaria su scala globale? naturalmente le società americane vulnerabili ad un aumento dei prezzi all'importazione di alluminio ed acciaio - gravati dai dazi varati dall'amministrazione Trump - hanno sofferto in borsa. Reazione fisiologica, direi. Per capire però se questo è l'inizio di una concatenazione di eventi a cascata, e se le misure adottate... Continua...
Nell’ambito della cassettina degli attrezzi dell’analista tecnico, ci sono svariati strumenti atti a scorgere con anticipo l’emergere dei massimi e minimi di mercato: quelli che contano per investitori ed allocatori di portafoglio; non certo quelli che servono a produrre commissioni per gli intermediari, sotto la giustificazione che il trading e bello e magari anche profittevole. Continua...
Oggi mi vorrei soffermare sulle raccomandazioni di acquisto raccolte da Zacks Investment Research. Di solito questo dato è interpretato in chiave contrarian, perché di solito gli analisti seguono i prezzi, non li anticipano. Per cui quando un'azione è cresciuta e il rating non è ancora migliorato, di solito l'upgrade interviene di lì a breve. Utile è esaminare il complesso delle... Continua...
Uno degli aspetti più suggestivi del boom del settore tecnologico degli anni recente, è l'assoluta incomparabilità, sul piano fondamentale, con l'esperienza di fine anni Novanta. Sebbene il Tech costituisca oggi di nuovo il 25% dell'intera capitalizzazione di Wall Street, a 23.7 volte il suo Price/Earnings è meno di 1/3 rispetto a quello raggiunto (82.6x) ad inizio millennio. Non è un caso dunque che... Continua...