Solitamente la settimana del Ringraziamento, sebbene di intonazione bullish, è tutt'altro che volatile. La settimana successiva è ancora più brillante, in termini di frequenza benigna. Questo però non vuol dire comprare alla riapertura delle contrattazioni dopo la festività: le prime due sedute spesso si sono rivelate storicamente impegnative. L'ideale è attendere fino al... Continua...
Gli analisti di Citi Research fanno sfoggio di ottimismo; il che, in questi tempi di generale scetticismo e diffidenza, certo non dispiace. Naturalmente si tratta di un approccio semplicistico e non certo definitivo; ma ci piace l'idea di una checklist del bear market: un elenco di 18 fattori, che includono fondamentali, pendenza della curva dei rendimenti, sentiment degli investitori... Continua...
Una settimana breve per la festività del Ringraziamento, non ha impedito allo S&P500 di raggiungere un nuovo massimo storico. Questa volta è quota 2.600 punti a cedere, sotto i colpi degli acquisti. Secondo alcuni osservatori, l'attività di ricopertura ha giocato un ruolo rilevante. In effetti, l'esame del rapporto bimensile rivela il riacquisto di azioni vendute in precedenza... Continua...
Non è stato un mese di novembre indimenticabile per le borse europee. Lo Stoxx600 ha ceduto dai massimi più del 4%, prima di recuperare nei mesi più recenti. I ribassisti fanno notare che la resistenza rappresentata dai massimi del 2000, del 2007 e del 2015, è ancora intatta al suo posto; per cui non è ancora da stappare lo champagne. Vero. Ma essi non sanno che... Continua...
La settimana scorsa Wall Street è rimasto vittima di prese di beneficio collegate a timori di rallentamento dell'economia mondiale, dopo il rilascio di dati deludenti sull'espansione in Cina. L'azione dello S&P attorno alle mezze cifre centenarie ha aderito comunque al solito schema: il che conforta gli investitori, assieme al fatto che le settimane successive ai FOMC... Continua...
Lo scontro fra le forze in campo si intensifica. Mentre Wall Street fa registrare la seconda volatilità più contenuta dal Dopoguerra ad oggi – per trovare un periodo ancor meno volatile bisogna risalire al 1964 – analisi e investitori fanno a gara nel trovare elementi che possano finalmente – dura restare a guardare il bull market più spettacolare di questa generazione... Continua...
«Se penso a quanta strada abbiamo percorso nell’ultimo anno, mi vien da sorridere, immaginando il volto attonito di chi profetizzava sciagure. Persino George Soros, che sulla borsa americana aveva scommesso pesantemente riempiendosi di opzioni put sullo S&P, ha dovuto capitolare Trovo che parecchi investitori vedano ancora nella direzione sbagliata». Continua...
Wall Street si mantiene vicina ai massimi. Lo S&P ha guadagnato quest'anno il 15%, prima della pausa degli ultimi giorni. La stagionalità è ancora a favore degli investitori, stando all'andamento sperimentato negli ultimi cinquant'anni: il periodo compreso fra novembre e aprile è stato positivo per Wall Street nel 76% dei casi, con una performance media (+6.5%), che sale al 10.84%... Continua...
Gli investitori sono scossi (sai che notizia. È da quasi nove anni che lo sono: da quando è iniziato questo bull market...): i tassi di interesse continuano a salire, e negli Stati Uniti sono ai massimi dal 2008. Questo ha comportato un vistoso appiattimento della curva dei rendimenti, con lo spread fra 10 e 2 anni che appare destinato a restringersi ulteriormente, se le aspettative... Continua...
Per la seconda volta negli ultimi due mesi, la passata settimana lo S&P è sceso sotto la sua media a 20 giorni: ma ciò non ha impedito all'indice di terminare l'ottava pressoché invariato. Alcuni operatori lamentano il timore che l'amministrazione non riesca a far approvare la riforma fiscale, ma il recupero di Wall Street è incominciato proprio quando... Continua...