Sotto la prospettiva del Price/Earnings non c'è storia: la borsa americana è piuttosto cara, in termini assoluti, e soprattutto rispetto agli altri indici azionari globali. Un investitore attento al valore dovrebbe preferire i mercati emergenti e quindi il Giappone. Al solito, però, ci saranno fondati motivi per cui il mercato tende a premiare Wall Street, malgrado... Continua...
La persistenza rialzista della borsa americana continua a fare notizia. Gli investitori ringraziano, ma fino a quando potrà durare? Tutti gli indici principali nell'ultimo mese hanno sperimentato una sequenza di otto sedute positive di fila. Dal 1979, questo è avvenuto soltanto altre due volte; l'ultima, a luglio 1989. Inutile dire che Dow Jones, S&P, Nasdaq e Russell hanno... Continua...
Come è stato riportato ieri da più parti, stando al sondaggio di BoA Merrill Lynch, la liquidità parcheggiata dai gestori globali in attesa di impieghi proficui, è calata al 4.7%: sotto la media degli ultimi dieci anni. Un dato che non denota eccesso di ottimismo. Ma trovo ben più importante il dato relativo ai money manager del Vecchio Continente: in Europa le masse amministrate... Continua...
È partita una nuova stagione degli utili. La reazione del mercato finora non è stata memorabile, ma ciò non ha impedito allo S&P di conseguire nuovi massimi storici, sebbene all'apparenza quota 2550 punti si faccia sentire, come talvolta accade in prossimità delle "mezze centinaia". Merito anche della barriera di opzioni call sullo SPY con Open Interest a 255 dollari. Continua...
I nomi più popolari della borsa americana - Apple, Amazon, Facebook, Tesla - hanno un aspetto in comune: quotano a tripla cifra. Certo, una volta non era così. Ma da qualche anno a questa parte gli split azionari non vanno più di moda, per cui il fenomeno delle società che quotano oltre 100 dollari è dilatato. La figura in basso lo conferma: più del 13% delle società su cui... Continua...
La settimana scorsa mi sono soffermato sul Price/Earnings (P/E), calcolato sulla base degli utili conseguiti negli ultimi dodici mesi, del MSCI World, comparando il multiplo con la media storica, e giungendo a conclusioni rilevanti circa il livello di sopravvalutazione raggiunto dalle borse mondiali. Oggi mi vorrei soffermare sul P/E relativo alle singole aree geografiche... Continua...
Evidentemente la borsa è salita grazie al Quantitative Easing. Se si accetta questa tesi, ne consegue che ora il mercato dovrebbe scendere: man mano che la Fed, seguita presto da altre banche centrali, procederà a ribaltare la politica monetaria degli ultimi otto anni, aumentando i tassi di interesse. Si passerà dal Quantitative Easing (QE) al Quantitative Tightening... Continua...
I detrattori sono soliti denunciare uno scollamento del mercato azionario dai fondamentali macro: come nella favola della volpe e l'uva di Esopo, ciò che è irraggiungibile è acido o poco desiderabile. Atteggiamento utile a lenire le ferite dell'ego provocato da nove anni di dissonanza cognitiva. Se infatti compossimo lo sforzo di confrontare l'andamento di... Continua...
Mondo bizzarro. Nonostante nell'ultimo anno lo S&P sia cresciuto del 18%, senza considerare i dividendi; attualmente il Price/Earning si attesta su livelli inferiori a quelli di inizio 2017: grazie ad un'espansione dei profitti aziendali ancora più consistente del rialzo di borsa. Che risulta, pertanto, allineato ai fondamentali. E sì che il probabile taglio delle imposte... Continua...
Se investite in borsa, apprezzerete il modo con cui Wall Street ha inaugurato il quarto trimestre. Lo S&P è salito nei primi quattro giorni della scorsa settimana, al pari del Nasdaq e dell'indice Russell 2000 delle medie capitalizzazioni. Lo stesso S&P, il Dow Jones Industrial e il Dow Transportation hanno raggiunto nuovi massimi storici. Continua...