Gli ultimi giorni del 2019 trascorrono sereni per gli economisti: sempre più dati suggeriscono una prima metà del nuovo anno all'insegna della ripresa economica globale. Il merito però non è degli Stati Uniti, e nemmeno del Vecchio Continente. Continua...
Una diffusa leggenda metropolitana asserisce che la liquidità creata dalle banche centrali va soltanto a vantaggio dei mercati finanziari. Be', in parte sì. Ma soltanto quanto residua dopo aver stimolato la crescita. Continua...
Gli economisti concordano su un fatto: sarà il mercato del lavoro a fornire, prima d'altri, i segnali di un definitivo esaurimento dell'espansione economica avviatasi a giugno 2009. Il NFIB di ieri sotto questa prospettiva fornisce decisivi indizi. Continua...
Nelle ultime settimane negli Stati Uniti hanno prevalso le delusioni sul fronte macroeconomico. La Fed ipotizza una crescita trimestrale del PIL non superiore allo 0.1% nel quarto trimestre. Gli spiragli di ripresa si sono già esauriti? Continua...
Il Global PMI si attarda sotto l'asticella dei 50 punti, ma conforta nella previsione di una ripresa del ciclo economico globale. Che si riflette, prima di tutto, sul rendimento dei titoli di Stato di tutto il mondo. Continua...
Gli indici delle sorprese macro da tre mesi sono orientati al meglio. Accantonata la tendenza discendente, la settimana scorsa l'Economic Surprise Index "Lowest" ha ripristinato il trend rialzista inaugurato nel 2009. Continua...
Relativamente parlando, s'intende: perché se da un lato la crescita potenziale USA si mantiene ancora vigorosa, con un tasso superiore al 2%; non può non preoccupare la traiettoria declinante di uno dei due motori di lungo periodo. Continua...
L'inversione della curva dei rendimenti ha alimentato diffusi timori di imminente recessione negli Stati Uniti. Evento che non sarebbe salutato con favore dal mercato azionario. Proprio da Wall Street, emerge un significativo segnale. Continua...
Il sondaggio NFIB fornisce importanti indicazioni circa lo stato di salute e gli umori delle aziende americane. Di particolare rilevanza, per il mercato azionario USA, il dato che prevede l'evoluzione del tasso di disoccupazione. Continua...
La stagnazione di Wall Street, rispetto ad un anno fa, e l'avvitamento verticale dei rendimenti obbligazionari, dall'altro lato; generano uno Stock/Bond ratio che si colloca su livelli deprimenti per la crescita economica attesa nei prossimi sei mesi. Continua...