Mentre vent'anni fa l'economia si accingeva ad entrare in recessione, schiacciata inesorabilmente da condizioni finanziarie complessive oggettivamente restrittive; oggi la situazione appare diametralmente opposta. Continua...
Testuali le parole di Lael Breinard, membro del direttorio della Fed: «il Comitato ha chiarito anzitempo che asseconderà, anziché contrastare, una moderata pressione verso l'alto sull'inflazione, in quello che potrebbe essere definito un processo opportunistico di reflazione». Continua...
Il barometro dell'attività manifatturiera americana sale ai livelli più elevati dall'inizio dello scorso anno. Ma l'indicazione strategica si nasconde fra le pieghe, nelle sotto-componenti. E consente di chiarire una volta per tutte lo stato di salute dell'economia USA. Continua...
In estate i prezzi al consumo negli Stati Uniti hanno conosciuto una fiammata, in parte in reazione ai livelli depressi raggiunti a maggio. Se l'andamento degli ultimi tre mesi fosse annualizzato, saremmo all'inflazione più elevata dal 1993. Continua...
Oggi il governo americano rilascerà la prima lettura, assolutamente provvisoria e aleatoria, del PIL USA nel secondo trimestre. Ci si prepara al peggio, ma la domanda è se la recessione stia terminando. Lecito dubitarne, alla luce della fiducia dei consumatori. Continua...
Disponendo di ben più munizioni, lasciategli in eredità dalla gestione Yellen, la Fed di Powell è apparsa più risoluta sul fronte della riduzione del costo ufficiale del denaro negli ultimi mesi. Ma questi tagli non sono stati ancora percepiti dal biglietto verde. Continua...
Il doppio mandato della banca centrale americana si sofferma sulla massima occupazione e al contempo sul contenimento dei prezzi al consumo. Giusto dunque usare queste variabili nel definire il tasso ottimale della politica monetaria. Continua...
Difficilmente la dinamica salariale degli ultimi mesi non si rifletterà sulla variazione dell'indice dei prezzi al consumo. Buone notizie per l'economia USA, che potrà contare su tassi reali sempre più negativi. E c'é dell'altro... Continua...
Questa volta il National Bureau of Economic Research è stato particolarmente tempestivo nel chiamare l'inizio della recessione. Peccato che il mercato azionario guardi già alla prossima espansione. E c'è un indicatore macro che conferma. Continua...
Il messaggio dello scorso anno è risultato perlopiù inascoltato. Il vigore manifestato dal mercato azionario induceva i più a minimizzare la minaccia arrecata dall'inversione della curva dei rendimenti. Come sempre, si trattava soltanto di attendere. Continua...