Abbiamo almeno quattro validi motivi per ritenere che un incremento dei tassi condurrà ad un bear market in borsa. Ad inizio anno onestamente pensavamo di essere nel giusto, quando abbiamo visto Wall Street precipitare. Ma alla fine, penso si tratti soltanto di tempo: tempo fino alla fine dell’anno, o all’inizio del prossimo anno. Continua...
Il nuovo presidente degli Stati Uniti inizierà il mandato con una prima patata bollente piazzatagli sulla scrivania: il settore immobiliare americano fa fatica a migliorarsi. La vendita di case esistenti ristagna da più di un anno: il più recente dato risulta praticamente identico a quello registrato a luglio 2015. Questa stagnazione ha provocato adesso... Continua...
Da sedici anni discutiamo in tutti i modi l’operato stigmatizzabile delle banche centrali mondiali. Infatti a gennaio un giornalista ci ha contattati, chiedendo cosa ne pensassimo del mercato azionario: gli rispondemmo che l’attesa era per un ribasso massiccio delle quotazioni, alimentato dal rialzo dei tassi di interesse. Al che il giornalista rilevò... Continua...
Con l’approssimarsi delle elezioni presidenziali americane - che porteranno l’Apocalisse stando agli strali dei sostenitori del candidato di volta in volta in difficoltà nei sondaggi - è stato detto (e scritto) tutto il possibile circa gli esiti attesi a seconda che a prevalere sia la Clinton o Trump. Peraltro a formulare previsioni si corre il rischio... Continua...
Questa lunga, rissosa ma per certi aspetti divertenti campagna elettorale americana, si approssima al termine. Mai due candidati alla Casa Bianca sono stati così poco popolari come questa volta. Il timore degli investitori è che, qualunque sia l'esito delle urne, l'economia e le borse possano andare incontro ad una fase negativa, alimentata dalla... Continua...
Il Rapporto Giornaliero di oggi si è soffermato in modo particolare sulla condizione tecnica dei finanziari. In effetti AGE Italia è bullish sul comparto da diverse settimane. Non è stato invece finora fatto notare la somiglianza dell'attuale fase di mercato, a quella che precedette le elezioni presidenziali del 2012: anche allora lo S&P500 veniva da... Continua...
Fondamentalmente, i driver di lungo periodo della crescita del mercato azionario sono due: tassi di interesse e profitti aziendali. Se il costo del denaro cala le aziende ne beneficiano, le famiglie sono incoraggiate ad acquistare e l'economia va bene. La relazione fra utili e borsa è così evidente che non è nemmeno il caso di indugiarvi oltre. Continua...
È confortante il balzo a sorpresa sperimentato dall'ISM Index alla fine di settembre. Perché da un lato - quello macro - conferma la ripartenza del ciclo economico dopo le incertezze del primo semestre; dall'altro - quello micro - suggerisce la concreta possibilità che il ciclo dei profitti si riprenda dopo un confronto anno su anno deludente... Continua...
Il Fund Manager Survey (FMS) di Merrill Lynch è come sempre ricco di utilissime informazioni circa il posizionamento dei gestori globali. Il sondaggio tenuto fra il 7 e il 13 ottobre ha evidenziato una avversione al rischio ai massimi degli ultimi quindici anni; con la disintegrazione dell'Unione Europea, un crash del mercato obbligazionario, una affermazione... Continua...
Se prendiamo per vere le previsioni degli analisti per il terzo trimestre, gli utili degli ultimi dodici mesi alla fine di settembre si saranno attestati a 90.65 dollari il che, sulla base di una quotazione a 2168 punti, fornisce un P/E di 23.9 volte. Se non trovate che sia un mercato sopravvalutato, ponetevi questa domanda: se aveste ereditato un’azienda... Continua...