Non si parla d'altro. La possibilità che i destini di Regno Unito e Unione Europea si separino, tiene banco fra i desk dei gestori globali. Il rischio di Brexit è considerato il "tail risk" più consistente, stando al sondaggio mensile condotto da BoA Merrill Lynch; seguono il rischio che le misure di stimolo monetario adottate da BCE e BoJ falliscano nei propositi... Continua...
Wall Street sta per il momento snobbato le difficoltà della congiuntura economica segnalate dalla pendenza negativa del Citi Economic Surprise Index (CESI) degli Stati Uniti. Una divergenza che in un modo o nell'altro bisognerà ricomporre. Il Toro formalmente non è mai venuto meno: grazie alla provvidenziale tenuta del supporto... Continua...
Alla luce degli utili ufficialmente riportati negli ultimi dodici mesi, e a fronte di una quotazione dello S&P500 a 2100 punti, otteniamo che il mercato quota a circa 24 volte i profitti. Per dirla in altri termini, se aveste un’azienda che realizza profitti annuali per 100.000 dollari all’anno al netto delle tasse, e un giorno arrivasse qualcuno che ve ne offre 2.4 milioni... Continua...
Da un paio di settimane a questa parte, in concomitanza con il balzo più recente dello S&P500; le società USA di migliore qualità - sotto il profilo fondamentale - sono tornate a primeggiare a Wall Street. Una buona notizia, in apparenza: se non fosse che tutto il rialzo sperimentato da febbraio in poi è stato condotto dalle società di minore qualità. Continua...
Se mai da qui partisse un nuovo bull market; voglio dire, se lo S&P500 superasse il massimo di un anno fa, il Dow Jones si spingesse sopra i 18.000 punti e il Nasdaq quota 5 mila; quale settore potrebbe risultare trainante? forse il Biotech? Per rispondere a questa domanda, mi sono servito di un fondamentale parallelo storico: quello con tutte le... Continua...
Nel momento in cui scriviamo questo commento lo S&P500 si colloca a 2099 punti, a poco più dell’un percento dal massimo storico. Per cui pensiamo che sia il momento giusto per discutere se il mercato sia caro o conveniente rispetto agli standard storici. Quando gli investitori esaminano questa problematica, di solito confrontano le quotazioni di mercato... Continua...
La spesa per consumi è largamente preponderante nell'economia americana; anche dopo anni di deleveraging. Soprattutto in borsa, si misura con attenzione l'andamento del settore Retail: perché, si argomenta, se le società dei beni di consumo languono, il mercato non potrà non risentirne. L'allarme è giustificato più che mai in queste settimane... Continua...
Chi scrive è stato fra i primi ad ostentare un atteggiamento critico nei confronti dell’operato della Federal Reserve: sin da quando apparve evidente che la politica monetaria adottata provocò la “Grande Recessione”. Greenspan fu nel giusto quando nel 1996 riconobbe che il mondo era sprofondato in una “esuberanza irrazionale”, ma poi cambiò atteggiamento... Continua...
Fra mercati finanziari ed economia reale si è creata recentemente una discrepanza, che rischia di alimentate un corto circuito. Favoriti dalla fase di risk-off che ha contraddistinto tutti i mercati del rischio, i listini azionari mondiali hanno sperimentato un vistoso recupero da febbraio in poi; ben più vistoso della performance messa a segno dal mercato dei titoli... Continua...
A Wall Street lo S&P è passato in poco tempo dall'insidiare i massimi assoluti realizzati un anno fa, a scivolare venerdì in territorio negativo per il 2016. Il Down Volume adesso prevale sull'Up Volume, per cui in ottica di breve periodo la cautela deve essere massima. Ma c'è un mercato, che sto seguendo, che tuttora appare riluttante a sposare la tesi della partenza... Continua...