Dopo un anno e mezzo, lo stallo fra le due principali forme di investimento sta volgendo al termine. Il rapporto fra le quotazioni dello S&P500 e quelle del Treasury Note decennali si è mosso ordinatamente all'interno di un canale inclinato verso l'alto, dall'estate di cinque anni fa, fino all'inizio del 2015. Nell'ultimo anno e mezzo lo... Continua...
Quando la liquidità abbonda, dicono, tutte le barche si sollevano. La Bank of England ha aperto nuovamente i rubinetti dell'allentamento quantitativo, e gli investitori hanno dimostrato ancora una volta di apprezzare. In effetti sta salendo un po' tutto, ma bisogna sempre saper mantenere un certo raziocinio: in linea di principio... Continua...
L'ultimo Fund Manager Survey, sondaggio mensile condotto da Merrill Lynch fra quasi 200 gestori globali, in rappresentanza di oltre mezzo trilione di patrimonio gestito, evidenzia un posizionamento ancora più orientato verso la cautela; per usare un eufemismo. Brexit e terrorismo islamico hanno condizionato ancora una volta le scelte... Continua...
Recentemente capita di leggere timori legati alla progressiva riduzione del differenziale di rendimento fra scadenze lunghe (10 anni) e scadenze brevi (2 anni) della curva dei rendimenti americana. Bisognerebbe preliminarmente precisare che una cosa è l'appiattimento della curva dei rendimenti, in essere da tempo; altro è l'azzeramento se non peggio... Continua...
Se sulla bocca di tutti ci sono i nuovi massimi storici a ripetizione dello S&P, che migliora il picco di maggio 2015; non meno considerevole risulta la straordinaria progressione dell'indice Russell 2000, che in dieci sedute porta a casa un progresso superiore al 10%. I massimi assoluti sono ancora distanti, ma il balzo a doppia cifra in... Continua...
Una strategia di investimento raccomandata da tempo, consiste nel puntare sugli "aristocratici del dividendo", cioé quelle società che da almeno vent'anni non solo confermano il loro generoso dividendo, ma addirittura lo incrementano sistematicamente ogni anno. D'altro canto la preferenza da parte degli investitori si spiega con il confronto... Continua...
Sulle bacheche elettroniche professionali capita in questi giorni di leggere gustose schermaglie fra trader di differente nazionalità. Ad esempio: “Avete una valuta da Terzo mondo”, sfottono gli americani, alludendo al crollo verticale della sterlina. Roba che ricorda il “cruzeiro” brasiliano dei tempi andati, prima che arrivasse il Real. Continua...
Siamo stati in splendida solitudine, lo scorso agosto, quando caldeggiamo l'acquisto di azioni aurifere, eventualmente coprendo l'esposizione con la contestuale vendita di oro. Per inciso questa strategia ha fatto parte da inizio anno della nostra asset allocation, fornendo un contributo determinante alla sopraperformance finora conseguita. Ma ora la... Continua...
È tempo di rispolverare i fondamentali. Le valutazioni di mercato, si sa, non sono propriamente cheap. C'è uno strumento, di immediata comprensione, che a cadenza regolare Citi propone ai suoi clienti: si tratta del cosiddetto "occhio di bue", che stima con una certa efficacia i ritorni prevedibili, sulla base di specifici classi di Price/Earnings (P/E). Continua...
Non si parla d'altro. La possibilità che i destini di Regno Unito e Unione Europea si separino, tiene banco fra i desk dei gestori globali. Il rischio di Brexit è considerato il "tail risk" più consistente, stando al sondaggio mensile condotto da BoA Merrill Lynch; seguono il rischio che le misure di stimolo monetario adottate da BCE e BoJ falliscano nei propositi... Continua...