Da un paio di settimane a questa parte, in concomitanza con il balzo più recente dello S&P500; le società USA di migliore qualità - sotto il profilo fondamentale - sono tornate a primeggiare a Wall Street. Una buona notizia, in apparenza: se non fosse che tutto il rialzo sperimentato da febbraio in poi è stato condotto dalle società di minore qualità. Continua...
Se mai da qui partisse un nuovo bull market; voglio dire, se lo S&P500 superasse il massimo di un anno fa, il Dow Jones si spingesse sopra i 18.000 punti e il Nasdaq quota 5 mila; quale settore potrebbe risultare trainante? forse il Biotech? Per rispondere a questa domanda, mi sono servito di un fondamentale parallelo storico: quello con tutte le... Continua...
Nel momento in cui scriviamo questo commento lo S&P500 si colloca a 2099 punti, a poco più dell’un percento dal massimo storico. Per cui pensiamo che sia il momento giusto per discutere se il mercato sia caro o conveniente rispetto agli standard storici. Quando gli investitori esaminano questa problematica, di solito confrontano le quotazioni di mercato... Continua...
La spesa per consumi è largamente preponderante nell'economia americana; anche dopo anni di deleveraging. Soprattutto in borsa, si misura con attenzione l'andamento del settore Retail: perché, si argomenta, se le società dei beni di consumo languono, il mercato non potrà non risentirne. L'allarme è giustificato più che mai in queste settimane... Continua...
Chi scrive è stato fra i primi ad ostentare un atteggiamento critico nei confronti dell’operato della Federal Reserve: sin da quando apparve evidente che la politica monetaria adottata provocò la “Grande Recessione”. Greenspan fu nel giusto quando nel 1996 riconobbe che il mondo era sprofondato in una “esuberanza irrazionale”, ma poi cambiò atteggiamento... Continua...
Fra mercati finanziari ed economia reale si è creata recentemente una discrepanza, che rischia di alimentate un corto circuito. Favoriti dalla fase di risk-off che ha contraddistinto tutti i mercati del rischio, i listini azionari mondiali hanno sperimentato un vistoso recupero da febbraio in poi; ben più vistoso della performance messa a segno dal mercato dei titoli... Continua...
A Wall Street lo S&P è passato in poco tempo dall'insidiare i massimi assoluti realizzati un anno fa, a scivolare venerdì in territorio negativo per il 2016. Il Down Volume adesso prevale sull'Up Volume, per cui in ottica di breve periodo la cautela deve essere massima. Ma c'è un mercato, che sto seguendo, che tuttora appare riluttante a sposare la tesi della partenza... Continua...
Questa scellerata politica monetaria non è stata confinata agli Stati Uniti. Il resto del mondo ha copiato gli USA, nonché il Giappone, che adotta una simile politica monetaria da 27 anni, con scarsi risultati: il mercato azionario domestico non ha più avvicinato i 39000 punti raggiunti dal Nikkei alla fine del 1989, e quota oggi circa 16700 punti. La Bank of Japan... Continua...
Ci risiamo: dopo un rally durato dieci settimane, lo S&P si blocca. È già successo dopo il minimo di ottobre 2014 - l'ultimo minimo dalla qualità tale da giustificare la logica del "buy on dips" - e poi dopo il bottom di agosto 2015: dieci settimane di rally, e poi lo stallo. Una prolungata quanto sterile congestione nel primo caso, una brusca inversione... Continua...
Il completamento del terzo round di Quantitative Easing è coinciso con la formazione di un massimo che si sta rivelando difficile da superare. Le oscillazioni dello S&P500 sono risultate estremamente volatili dalla fine del 2014. In effetti, dopo la conclusione del primo QE nel 2010, del QE2 nel 2011 e dell’Operation Twist nel 2012, il mercato è salito... Continua...