Prima o poi bisognerà pur discutere della stridente divergenza che si è venuta a creare fra andamento dei mercati finanziari e andamento dell’economia reale. Sarà il progressivo disimpegno da una politica monetaria straordinariamente accomodante, sarà che l’economia risente della conclusione del QE ben più di quanto... Continua...
La ZIRP ha distorto l’allocazione dei capitali, fornendo abbondante credito a prenditori a prezzi (tassi di interesse) fuori luogo. Allo stesso tempo i risparmiatori sono stati “puniti” con tassi infimi, con il risultato che il risparmio è stato convertito in speculazione. Non pochi si sono guardati intorno, chiedendosi dove mai poter piazzare i propri... Continua...
Negli ultimi mesi si è creato una vistosa spaccatura nell'andamento del dollaro: il Dollar Index (DX) nella versione "broad", che include le divise delle sei nazioni occidentali con cui gli Stati Uniti intrattengono abituali relazioni commerciali, ha smesso di salire. Di converso, il DX "trade weighted", che include yuan e in generale le divise delle... Continua...
C'è una situazione al limite del surreale, che si registra a proposito del comportamento degli hedge fund. Mentre sul mercato a termine gli speculatori professionali detengono una posizione netta corta complessivamente superiore ai 30 miliardi di dollari (siamo ai livelli più elevati dal 2007); sul cash al contrario sono scarichi di azioni. Il beta dei... Continua...
È difficile ricordare un evento dall’esito così prevedibile come la riunione della Fed del mese scorso. Era il meeting che avrebbe dovuto salutare la fine della politica del tasso zero (ZIRP). La Fed invece ha mantenuto i tassi invariati, e ciò ha indotto una positiva reazione del mercato: per una sola ora. Lo S&P500 è salito dell’1.7%, da minimo a massimo... Continua...
È stato già fatto notare come il mancato aumento dei tassi ufficiali da parte della Chair della Federal Reserve, non tolga che le condizioni finanziarie effettive negli Stati Uniti siano già restrittive. Il dollaro forte in particolare penalizza la crescita, e nelle proporzioni recenti, rappresenta di fatto uno se non due aumenti del Fed Funds rate da... Continua...
Secondo un vecchio adagio, ad un certo punto la liquidità diventa talmente scarsa da non riuscire a sollevare tutte le barche attraccate al molo. Così, mentre lo S&P migliorava di misura i suoi massimi assoluti, il mercato dei Corporate bond non confermava, flettendo vistosamente. L'aumento dei rendimenti è risultato particolarmente vistoso nel... Continua...
Le condizioni finanziarie effettive negli Stati Uniti hanno assunto proporzioni davvero restrittive. Insomma: al di là di un simbolico aumento del costo ufficiale del denaro, famiglie imprese fanno i conti con una maggiore pressione fiscale, con un aumento dei tassi sui Corporate bond e con una contrazione in termini annuali della base monetaria. Continua...
Chi ha detto che la borsa si muove per conto proprio, slegata dai fondamentali? la verità è opposta: fra performance di Wall Street e andamento del ciclo economico statunitense sussiste da anni un'intima correlazione, che precede l'attivismo della banca centrale, e perdura tuttora, in tempi di disimpegno (?) dal Quantitative Easing. Continua...
Il brusco rallentamento cinese, i mal di pancia dei membri del direttorio della Fed; ma anche il nuovo dibattito politico circa il raggiungimento del tetto del debito federale e la turbolenza delle materie prime, stanno condizionando pesantemente l'umore dei gestori globali. Al punto che soltanto una esigua percentuale di essi dichiara oggi di essere... Continua...