L'ultimo Fund Manager Survey (FMS) - il famoso sondaggio condotto da Merrill Lunch fra duecento gestori globali, in rappresentanza di quasi 600 miliardi di AUM - evidenzia un aumento della liquidità parcheggiata: dal 5.1 al 5.4%. Soprattutto, dal punto di vista della asset allocation, i money manager hanno ridotto il sottopeso sulla borsa americana e... Continua...
Sebbene i ritorni sugli investimenti finanziari siano stati gonfiati dall’esperimento storico del QE e della ZIRP, i numeri rivelano che dal minimo di marzo 2009 lo S&P TR ha corrisposto una performance del 252%; lo S&P BB è decollato nel frattempo del 374%. Se ci soffermassimo sul breve periodo, invece, avremmo tutt’altra immagine. Da marzo 2009... Continua...
Quando ci si riferisce alla struttura di un’azienda, per ingegneria finanziaria si intende l’impiego aggressivo di diverse tecniche, allo scopo di incrementare il valore per gli azionisti agendo sul bilancio. Forse negli ultimi anni nessuna tecnica ha ricevuto più attenzione del riacquisto di azioni proprie, o buyback. Non passa giorno senza che la CNBC... Continua...
Nel Rapporto Giornaliero di stamattina è stata esaminata per lo S&P500 la correlazione fra l'anno corrente e tutti gli anni disponibili dal 1928 in poi. Un anno in particolare gode di un coefficiente di correlazione addirittura dell'84%: una somiglianza che in effetti non passa inosservata. Se così fosse, cosa ci dovremmo attendere nei prossimi mesi? il parallelo risulterà... Continua...
Sembrerà strano, ma malgrado il vistoso rimbalzo delle ultime cinque settimane, lo S&P500 è sugli stessi livelli di novembre 2014. Proprio così: nessun progresso in 16 mesi! Che poi non sarebbe un problema: si fa sempre in tempo a migliorare. Se non fosse che la partecipazione al rialzo, allo stato attuale, non è così consistente da spingere a... Continua...
L’occhio attento sta notando nelle ultime settimane il persistente tentativo dell’argento di sfondare. Buon ultimo: dai minimi di inizio anno i più blasonati oro, platino e palladio sono saliti in misura compresa fra il 22 e il 30%, mentre l’argento – il più “povero” fra i metalli preziosi – ha contenuto l’apprezzamento al 16%, da estremo ad estremo. Continua...
Persuasi da un bull market generazionale, gli investitori negli ultimi anni hanno assunto un crescente quantitativo di debito "a margine" (garantito dalle azioni acquistate con il finanziamento ricevuto) per beneficiare maggioramente del rialzo delle quotazioni azionarie. Dai 173 miliardi di dollari del 2009, siamo saliti ai 507 miliardi di aprile scorso, prima del successivo... Continua...
Il recupero della borsa americana ha condotto lo S&P500 nell'orbita della media mobile a 200 giorni. Una soglia tecnicamente rilevante; quanto la media a 200 settimana, che un mese fa ha contenuto il marcato ribasso del listino azionario USA. Il rally partito dal bottom dell'11 febbraio è suggestivo anche per un altro aspetto: lo S&P è passato da una perdita inframensile... Continua...
Negli ultimi dodici mesi lo S&P500 ha "battuto" le midcap rappresentate dal Russell 2000, di oltre 7 punti percentuali: questo, con buona pace di chi sosteneva che le medie capitalizzazioni avrebbero fatto meglio in un contesto condizionato dalla forza del dollaro, che penalizza evidentemente le multinazionali. In realtà c'è una precisa spiegazione di questo fenomeno... Continua...
Diciamo che un bear market tipicamente produce una contrazione di quotazioni nell'ordine del 15-30%: un sacrificio doloroso, ma relativamente accettabile. Un bear market devastante è tale invece quando produce una perdita di valore superiore al 30%, in un arco di tempo ragionevolmente ristretto: questo sì che risulta avvertito dagli investitori... Continua...