Sfatiamo un mito: fra Price/Earnings (P/E) e ritorni di borsa non c'è una relazione stringente. Storicamente, il coefficiente di correlazione fra P/E e ritorni successivi a dodici mesi è di appena 0.09: soltanto il 9% delle performance ad un anno è spiegato dai fondamentali. La questione cambia, e molto, se si osservano i dati in prospettiva allungata... Continua...
C'è grande attesa per la stagione della rendicontazione trimestrale in corso. Gli utili aziendali sono attesi in persistente calo rispetto ad un anno fa. Si tende a minimizzare la faccenda, riconducendo la debolezza reddituale alle cattive condizioni del settore Energy. Ci sono due possibili obiezioni a questa scappatoia adottata dai Tori... Continua...
La diffusione questa mattina del dato di crescita dell'economia cinese ha definitivamente tranquillizzato gli analisti. Benché inferiore allo zoccolo duro del 7%, il dato reso noto è risultato comunque superiore alle aspettative; e conferma i risultati del sondaggio fra i gestori (Fund Manager Survey) condotto la scorsa settimana da BoA Merrill Lynch. Continua...
Se possibile, la situazione è persino peggiore nel resto del mondo. Il debito totale globale è cresciuto negli ultimi vent’anni da 40 a 200 trilioni! Nel frattempo il PIL globale è cresciuto di appena 40 trilioni nel medesimo arco di tempo. Nel frattempo sono emerse criticità sistemiche poco dibattute: come il debito da 130 miliardi di Petrobras, che... Continua...
Prima o poi bisognerà pur discutere della stridente divergenza che si è venuta a creare fra andamento dei mercati finanziari e andamento dell’economia reale. Sarà il progressivo disimpegno da una politica monetaria straordinariamente accomodante, sarà che l’economia risente della conclusione del QE ben più di quanto... Continua...
La ZIRP ha distorto l’allocazione dei capitali, fornendo abbondante credito a prenditori a prezzi (tassi di interesse) fuori luogo. Allo stesso tempo i risparmiatori sono stati “puniti” con tassi infimi, con il risultato che il risparmio è stato convertito in speculazione. Non pochi si sono guardati intorno, chiedendosi dove mai poter piazzare i propri... Continua...
Negli ultimi mesi si è creato una vistosa spaccatura nell'andamento del dollaro: il Dollar Index (DX) nella versione "broad", che include le divise delle sei nazioni occidentali con cui gli Stati Uniti intrattengono abituali relazioni commerciali, ha smesso di salire. Di converso, il DX "trade weighted", che include yuan e in generale le divise delle... Continua...
C'è una situazione al limite del surreale, che si registra a proposito del comportamento degli hedge fund. Mentre sul mercato a termine gli speculatori professionali detengono una posizione netta corta complessivamente superiore ai 30 miliardi di dollari (siamo ai livelli più elevati dal 2007); sul cash al contrario sono scarichi di azioni. Il beta dei... Continua...
È difficile ricordare un evento dall’esito così prevedibile come la riunione della Fed del mese scorso. Era il meeting che avrebbe dovuto salutare la fine della politica del tasso zero (ZIRP). La Fed invece ha mantenuto i tassi invariati, e ciò ha indotto una positiva reazione del mercato: per una sola ora. Lo S&P500 è salito dell’1.7%, da minimo a massimo... Continua...
È stato già fatto notare come il mancato aumento dei tassi ufficiali da parte della Chair della Federal Reserve, non tolga che le condizioni finanziarie effettive negli Stati Uniti siano già restrittive. Il dollaro forte in particolare penalizza la crescita, e nelle proporzioni recenti, rappresenta di fatto uno se non due aumenti del Fed Funds rate da... Continua...