«Giovedì mattina era chiaro che si fosse trattato di una tempesta in un bicchiere d’acqua: discese così repentine, a ridosso di un massimo pluriennale, tendono ad essere immediatamente riassorbite. Lo dice appunto la statistica, ma anche il buon senso: quando mai i mercati suonano la campanella sui massimi?» Continua...
I flussi di investimento lo testimoniano: gli ultimi mesi hanno fatto registrare una "riscoperta" dei mercati finanziari europei. L'euro è sempre più ambito dagli investitori internazionali, ma l'attenzione si sofferma soprattutto sui mercati azionari, grazie ad una combinazione di crescita macro e di utili aziendali, in ambo i casi superiore alle aspettative. Continua...
Non sono rimasto sconcertato dalle "turbolenze" della passata settimana. A parte il fatto che uno storno di quel tipo, a Wall Street, era invocato da più parti e risulta del tutto fisiologico e gradito; utile per stemperare un po' di eccessi che si erano venuti a creare. Trovo che il consolidamento di mercato preluda ad ulteriori rialzi per una ragione... Continua...
Gli indici restano schiacciati a ridosso di cifre tonde che agiscono da resistenza. La volatilità storica, al pari di quella implicita, ha iniziato l'ottava partendo da livelli storicamente infimi. A tal riguardo, i fondi hedge continuano a scommettere pesantemente sul ribasso del future sul VIX, a giudicare dalle posizioni riportate dal Commitments of Traders (CoT) report. Continua...
La vittoria di Macron al secondo turno delle elezioni presidenziali francesi, ha incoraggiato gestori e investitori privati a tornare in massa sulle borse azionarie europee. Ben 6 miliardi di flussi netti si sono riversati nel Vecchio Continente: è il dato più consistente degli ultimi due anni. Quale relazione lega il cash flow in entrata alle sorti degli indici azionari? Continua...
Tutti conoscono l'antico adagio "Sell in May and go away". In questo articolo mi soffermerà sull'andamento tipico dei prossimi sei mesi, e sul momento migliore per sbarazzarsi delle azioni. D'altro canto, negli ultimi 50 anni, lo S&P ha conseguito in media una performance del 6.5% nel semestre compreso fra novembre ed aprile, risultando positivo... Continua...
I media nei giorni passati hanno proposto diversi temi: dalle elezioni francesi alla minaccia nucleare nordcoreana, per arrivare alla politica di Washington, dove ha tenuto banco la riforma della sanità proposta dalla nuova amministrazione. La conferma di Macron non ha smosso molto le borse, ma ha contribuito a ridurre lo spread... Continua...
Gli investitori osservano con una certa apprensione il deterioramento del quadro macroeconomico negli Stati Uniti. Complici i dati sull'inflazione, ma anche l'andamento non proprio esaltante del settore manifatturiero; gli indici delle sorprese economiche hanno svoltato drasticamente verso il basso, scendendo addirittura in territorio negativo. Questo legittima qualche... Continua...
Il Nasdaq ha superato da pochi giorni i 6.000 punti, per la prima volta nella storia. Il Dow Jones tende sempre a faticare, dopo essersi prodotto nel superamento delle cifre millenarie, come ho già mostrato in precedenza. Per cui ho esaminato se questo comportamento si manifesti anche con riferimento al Composite. Risale al 1995 la prima volta... Continua...
Gli analisti hanno lanciato un segnale d'allerta: la dispersione di performance fra i settori dello S&P500 è ai minimi termini. Correntemente, fra il settore più brillante di Wall Street negli ultimi dodici mesi, e quello più depresso, il differenziale di performance ad un anno è inferiore al 30%. Questa compattezza presagirebbe tempi cupi per l'andamento... Continua...