«Non c’è niente che riesca a fermare Wall Street: nemmeno la stagionalità tipicamente negativa. Lo S&P ha chiuso con un saldo positivo nel mese di agosto, e sta replicando a settembre. Se fra poco più di due settimane dovessimo chiudere sopra i 2472 punti, disporremmo di un raro setup stagionale che ha chiamato un quarto trimestre positivo in tutti i casi». Continua...
Dopo cinque anni di ribassi, le quotazioni del rame si sono stabilizzate nel 2016, e sono esplose negli ultimi mesi, con il metallo rosso salito ora ai livelli più elevati degli ultimi tre anni. Il rame conosce svariati utilizzi: nell'industria, nell'elettronica e nella generazione di energia. Per questo motivo, il rame è considerato un indicatore anticipatore del ciclo economico. Continua...
Rimane aperta la questione posta la scorsa settimana: se stessimo sperimentando un break verso l'alto, ovvero se ci muoviamo tuttora all'interno di un consolidamento. Il mercato la passata ottava ha ripiegato; ma non se n'é accorto nessuno. Per una borsa ipersensibile alle riunioni della Fed, i Tori possono essere confortati dal fatto che i venditori non abbiano inciso... Continua...
Ci siamo abituati bene. Alla fine di agosto, nell’ambito delle prime 25 piazze azionarie mondiali per capitalizzazione, la Piazza degli Affari spicca, con un saldo annuale provvisorio del 14%; del 18%, se si considerassero anche i dividendi. Naturalmente c’è chi fa meglio: ma sono tutte borse emergenti. Se si esclude che il nostro listino sia “immergente”... Continua...
Di solito il mese di settembre è sempre avaro di soddisfazioni per gli investitori. Negli ultimi cinquant'anni, si tratta dell'unico mese in cui lo S&P500 consegue una performance media negativa; non solo: fa registrare più saldi negativi che positivi, ancora una volta unico caso fra i dodici mesi. Negli ultimi vent'anni non è andata meglio: si colloca al secondo... Continua...
Sono passati ormai otto anni e mezzo da quel mitico minimo a 666 punti di S&P500. La borsa americana non si è più guardata indietro, dispensando lauti guadagni a chi colse quei segnali di ripartenza. Nel frattempo, mai è più intervenuto un formale segnale di bear market; lo stesso che, per inciso, avrebbe indotto anche gli investitori più cocciutamente rialzisti... Continua...
Mentre la tecnologia continua a trainare il mercato azionario americano, il comparto Energy rimane attardato. Colpa di un eccesso di capacità produttiva non ancora smaltito, e di quotazioni del petrolio che stentano a ripartire definitivamente. Alcuni analisti temono che la debolezza del settore energetico, si possa propagare all'intero listino azionario: un timore basato... Continua...
Il mercato azionario americano ha pienamente recuperato il consolidamento di metà agosto, anche se gli indici hanno dovuto digerire la notizia della crescente aggressività bellica della Corea del Nord. I timori allo stato attuale non si sono ancora dissipati, e ci si chiede se l'andamento della passata ottava sia di preludio ad una rottura rialzista, o semplicemente... Continua...
«I volumi devono confermare il trend». Uno dei principi più inappropriati e strampalati che si sentano in borsa. Charles Dow ci perdonerà, ma l’esame dei fatti rivela la profonda fallacità di questa affermazione. Perché le quotazioni possono salire per anni, con bassi volumi, grazie all’apatia – quando non l’aperta ostilità – del pubblico degli investitori, persuaso... Continua...
Si conclude un mese all'insegna del ripiegamento, che ha penalizzato soprattutto le medie e piccole capitalizzazioni. Lo S&P cede dai massimi meno del 2%, mentre il Russell2000 ha ripiegato del 5.5%. Niente di nuovo: è stato un comportamento ricorrente, quest'anno; con l'aggravante che il RUT si trova adesso in territorio negativo per il 2017, mentre l'SPX sale... Continua...