«Stiamo assistendo ad un fenomeno che mancava da anni: una crescita sincronizzata dei profitti aziendali in tutto il mondo; che siano gli Stati Uniti, l’Europa, il Giappone o le economie emergenti. Questo fenomeno, benvenuto, contiene la sopravvalutazione delle borse, e spiega perché Wall Street salga, noncurante di una contrazione della...» Continua...
Mercoledì scorso, a fronte di dati deludenti sul fronte dell'inflazione e delle vendite al dettaglio, la Federal Reserve ha aumentato i tassi per la quarta volta in questo ciclo restrittivo; la terza volta, in sei mesi. Il mercato ha reagito ripiegando, soprattutto per il tono aggressivo con cui la signora Yellen ha spiegato la decisione. Se lo schema del passato dovesse... Continua...
Vale la pena di tanto in tanto dare un'occhiata ai fondamentali del mercato azionario. Un Price/Earnings può essere elevato ma non per questo negare agli investitori la gioia di ulteriori performance favorevoli, se storicamente quel livello di P/E è risultato compatibile con nuovi progressi. Nel caso dell'indice S&P500, il multiplo si attesta correntemente oltre... Continua...
Il 2017 si avvia ad un felice giro di boa. Le borse europee hanno messo a segno un progresso nel primo semestre del 7.2% in termini di Stoxx600; del 7.8% in termini di Eurostoxx50: a spanne fa un 15% annualizzato, che è un risultato sotto cui qualunque gestore metterebbe la firma. A proposito: il sondaggio mensile di BoA Merrill Lynch evidenzia un... Continua...
A piccoli passi, Wall Street migliora sistematicamente i massimi assoluti: è stato il modus operandi degli ultimi anni: senza clamore, senza attirare il parco buoi, ma con pazienza e costanza. Quest'anno poi, in nessun momento siamo scesi sotto la chiusura del 2016. Nella riflessione di oggi, mi soffermerò su questo inconsueto comportamento... Continua...
Una modalità alternativa per monitorare l'andamento dei mercati azionari, consiste nell'impiegare la Advance-Decline Line. Fondamentalmente, ogni giorno si calcola il numero di società in crescita, sottraendovi il numero di società in ribasso, prima di sommare la differenza netta al dato cumulativo. Si prescinde evidentemente dalle dimensioni della società... Continua...
Affrontiamo la settimana di scadenze tecniche di giugno - che prevede oltretutto una sentitissima riunione del FOMC - reduci da un vistoso sell-off venerdì pomeriggio sul settore tecnologico. Il PowerShares QQQ Trust (QQQ) ha chiuso venerdì scorso sotto il livello chiave a 142 dollari: è una circostanza rilevante, perché qui si collocava una significativa... Continua...
Gli investitori vivono una condizione psicologica difficilmente spiegabile. Da un lato, leggono come tutti i giornali, e apprendono con un misto di rassegnazione ed apprensione, le notizie controverse che provengono dalla Casa Bianca. Dall’altro, continuano a comprare azioni, con una tale leggerezza, da aver sancito la morte prematura... Continua...
Questa settimana ci soffermeremo sulla volatilità storica (HV): a singola cifra, per lo S&P500 da un considerevole arco di tempo. L'ultimo episodio simile risale ad inizio 2007, e come si ricorderà anticipò un importante bear market. Ci chiediamo se questo comportamento è consuetudinario. La HV a 20 giorni è rimasta sotto il 10% per quasi sei mesi... Continua...
Crediamo che il debito pubblico americano – che consiste di debito federale, statale, locale; di aziende, famiglie e studenti – abbia avuto un ruolo decisivo nella crescita stagnante degli ultimi anni. Questo dato si attesta correntemente a 66 trilioni di dollari, pari al 330% del PIL. Servire questo debito comporta distrarre risorse da altri impieghi più profittevoli. Continua...