Secondo una opinione ormai consolidata, la crisi finanziaria del 2008 è stata contenuta non con i tagli del costo ufficiale del denaro, posti in essere dalla Federal Reserve più di un anno prima del culmine della Grande Recessione; bensì quando a calare è stato sì il costo del denaro, ma nel settore privato. Grazie alle manovre di... Continua...
Ci sono fondati motivi per ridurre il giudizio qualitativo sulla borsa americana da "overweight" a "neutral", nell'ambito dell'asset allocation. L'Outlook di metà anni ne ha mostrati parecchi, e uno di questi ha a che fare con il target di lungo periodo fissato ad inizio anno. Ma un aspetto recente riguarda l'orientamento dei gestori a proposito... Continua...
Sono stati necessari 159 giorni, prima di registrare quest'anno una sequenza di 4 sedute negative di fila. A questo punto dell'anno, si tratta della successione più prolungata dal 1954. Ciò potrebbe anticipare un cambiamento in atto. Il Nasdaq rimasto bloccato per tre ore ha guadagnato le prima pagine dei giornali, ma a livello sottocutaneo... Continua...
Triste doverlo riconoscere, ma chi scrive prova una genuina invidia per i tanti colleghi ribassisti che in questi quattro anni e passa hanno dissuaso gli investitori dal comprare azioni. Nonostante il rialzo dei mercati azionari, la ribalta c’è stata per chi ha ignorato, minimizzato, denigrato e avversato il rialzo; non per chi l’ha previsto e accompagnato... Continua...
Mentre scrivo il Nasdaq è ancora fermo, problemi tecnici e difficoltà. E il mercato come ha reagito? Ha continuato per la sua strada, niente panico. Se qualcuno mi avesse proposto questo scenario 10 anni fa – o anche solo 5 – non ci avrei creduto. Il mercato si è abituato ai problemi tecnici, ad un mercato meno affidabile? Per oltre un’ora... Continua...
Il break ribassista della scorsa settimana sembra sempre più un evento che cambia la direzione del mercato verso il basso; e questo sotto un profilo sia tecnico che fondamentale. Dal primo punto di vista, il movimento secco verso il basso contiene quello che si chiama “gap di separazione”: il massimo del giorno è inferiore... Continua...
I tassi di interesse continuano a crescere in tutto il mondo. C'è chi sostiene che questa sia una buona notizia, perché segnala il disinvestimento dai bond, e l'afflusso di liquidità verso il capitale di rischio. D'altro canto, se l'economia va bene, è normale che il costo del denaro cresca. Ma non manca chi fa notare che un livello eccessivo... Continua...
Seduta debole a Wall Street con gli indici che tornano a contrattare dopo le pesanti flessioni della settimana scorsa, la peggiore settimana in 14 mesi per il Dow Jones. Tecnicamente, nonostante le flessioni, non ci sono per ora segnali ribassisti molto forti. Lo S&P 500 è riuscito a non sfondare la maedia a 50 giorni (1655) e se riuscirà... Continua...
Cosa ha provocato il ridimensionamento della scorsa settimana? e cosa ci dobbiamo aspettare nei prossimi giorni? I volumi stagnanti sono stati evidenti da lunedì a mercoledì, mentre lo SPY ha oscillato fra 169 e 170 dollari: un'area dove i venditori di opzioni hanno massimizzato i profitti. Tuttavia, volumi e vendite sono cresciuti giovedì, quando... Continua...
Il mercato è stato colpito duro da tutte le direzioni. Le società quotate hanno prospettato una debolezza prospettica, nel momento in cui il tapering del QE diventa più evidente. Il rendimento dei titoli decennali ha sperimentato un ulteriore balzo in avanti sulla scia di nuovi minimi nelle richieste di sussidi iniziali di disoccupazione. Continua...