Si discute molto in questi giorni del brusco calo dell'indicatore delle sorprese macroeconomiche calcolato per gli Stati Uniti dalla banca americana Citigroup. In effetti le release macro hanno deluso molto le aspettative degli esperti, ma ciò per ora non è stato seguito da un calo degli indici; al contrario, prossimi come non mai ai massimi... Continua...
Con il rilascio del dato trimestrale sull’indebitamento delle famiglie del Q3-2012, contiamo ora ben 16 trimestri consecutivi di flessione. È evidente a questo punto che l’unica voce che sostiene l’economia è la spesa pubblica; ma questo è già passato, con il rilascio del dato sul PIL del quarto trimestre 2012 che denuncia uno sconsolante -0.1%. Continua...
Continua la crisi dei fondi comuni azionari americani, che registrano costanti deflussi. Terrorizzati dalla crisi dell'area Euro, dal rallentamento cinese, dalle elezioni e poi dal fiscal cliff americano, i risparmiatori USA hanno disinvestito per tutto il 2012, malgrado il +15% corrisposto dal mercato, dividendi inclusi. Questo palese voto di sfiducia... Continua...
Dopo quattro anni di rialzi delle quotazioni di Wall Street si assiste ad un curioso rovesciamento di ruoli fra chi fino ad ora ha anticipato in splendida solitudine il bull market; e chi, essendone rimasto sempre fuori, soltanto ora inizia timidamente a cercare di cambiare posizione, per non perdere la faccia con le quotazioni prossime a nuovi massimi storici. Continua...
Venerdì scorso il Dow Jones Industrial per la prima volta da fine 2007 si è riaffacciato sopra i 14000 punti. Sappiamo tutti bene cosa è successo l'ultima volta. In generale, queste cifre tonde rappresentano una barriera per un indice, e possono indurre gli investitori a tirare i remi in barca, quando sono raggiunte verso l'alto, o a comprare... Continua...
I titoli dei giornali dicono tutti la stessa storia: Barrons’ in copertina anticipa la prospettiva di un nuovo record per il Dow Jones. Questa profezia fa il paio con la previsione di un rialzo fino a 14165 punti formulata esattamente un anno fa, con il settimanale che si aspetta adesso un nuovo massimo assoluto: a 15000 punti se non di più, grazie a... Continua...
Negli ultimi otto mesi le borse europee hanno guadagnato il 20% in termini di indice DJ Stoxx600. Nel medesimo arco di tempo lo S&P500 è salito del 14%: sei punti in meno. Una differenza di performance che ha premiato in modo particolare i listini periferici dell'area Euro. C'è motivo di ritenere che questa tendenza possa perdurare? sulla base del... Continua...
La borsa tedesca ha sovraperformato il resto dei listini europei per buona parte degli ultimi dieci anni. Ovvie la ragioni: fondamentali invidiabili, imprese quotate orientate all'export verso il dinamici paesi emergenti, valutazioni allettanti e tassi di interesse stimolanti. Ma il meccanismo risulta essersi inceppato da sei mesi a questa parte... Continua...