Gli investitori temono i contraccolpi di una imminente invasione dell'Ucraina da parte dell'esercito russo. Tipicamente questi eventi generano volatilità soltanto nel breve periodo, ma la Russia è la principale fornitrice di energia dell'Europa... Continua...
La prospettiva di interventi sul costo ufficiale del denaro in ciascuna delle prossime riunione operative della Fed, mette di spalle al muro il mercato azionario: costretto al ripiegamento per effetto della compressione indotta del Price/Earnings atteso nei prossimi dodici mesi. Continua...
Si tratta di due teorie note da tempo, dall'eccellente track record, almeno inizialmente; ma che si basano su presupposti ben differenti. In un caso si tratta di fenomeno evidentemente casuale, ed infatti la teoria in questione ha mostrato da tempo un certo decadimento. Continua...
Il mercato è stato affossato da una combinazione di alcuni dati di bilancio deludenti fra le società quotate, e l'atteggiamento restrittivo della maggior parte dei membri del FOMC. Ma probabilmente allo stesso tempo ha scontato lo scenario peggiore. Continua...
L'inflazione apparentemente incontrollata, il prospettato aumento dei tassi di interesse, le contraddizioni in seno alla Fed ed una certa sopravvalutazione di fondo; hanno cospirato a sfavore del mercato azionario a gennaio. Con quali effetti per il resto dell'anno? Continua...
È opinione diffusa che la banca centrale americana si appresti ad aumentare il costo ufficiale del denaro. Qual è la reazione prevedibile per i listini azionari? lo vediamo attraverso l'esame degli ultimi cinque cicli di tightening: 1988, 1994, 1999, 2004 e 2015. Continua...
Il put/call ratio medio a 10 giorni ha raggiunto livello che denotano un notevole pessimismo, esasperato dall'atteggiamento hawkish di Powell nell'ambito del FOMC. Ma il rapporto può salire ulteriormente, replicando l'esperienza non certo confortante di febbraio-marzo 2020. Continua...
Viviamo una condizione paradossale, con il mercato azionario che tutto sommato si difende molto bene, nonostante i multipli fondamentali si collochino al 90esimo percentile delle rilevazioni storiche. Chi confidava in un devastante ed esteso bear market, per il momento è rimasto deluso. Continua...
L'aumento dei tassi di interesse comprime inesorabilmente i multipli di mercato. Il Price/Earnings è calato di due punti dall'inizio dell'anno, ma non è il caso di considerarlo un regalo: specie se gli utili per azione non dovessero compensare. Continua...
L'indice S&P500 la passata settimana ha bucato il doppio supporto rappresentato dalla media mobile a 80 giorni e dalla trendline che congiunge i minimi degli ultimi sei mesi. Questo genera un pessimismo, ben riflesso nel rapporto fra opzioni put e call. Continua...