Si rimane sconcertati nel notare quanto sia cresciuto il debito negli ultimi vent’anni. Se siete di orientamento politico democratico, sarà facile puntare il dito contro le politiche di Bush, e le misure che hanno agevolato l’espansione del debito. Se foste repubblicani, avrete gioco facile nel sottolineare il boom senza precedenti del debito pubblico... Continua...
Discutiamo la situazione del debito negli Stati Uniti da anni: dal punto di vista borsistico, si tratta della motivazione principale per cui le valutazioni hanno conseguito massimi assoluti. Un po’ come avvenne in occasione del massimo di marzo 2000, quando la borsa inevitabilmente crollò, avviando una spirale recessiva. Continua...
Questa correlazione ha una logica di ferro: se i tassi di interesse salgono, aumenta l'incentivo da parte delle famiglie a rimandare i consumi al futuro e ad accantonare reddito; viceversa, se i tassi di interesse diminuiscono, si riduce l'incentivo a rimandare i consumi, e cala di conseguenza il reddito risparmiato. Una relazione in essere da anni; fino al... Continua...
Gli economisti osservano con una certa ansia l’appiattimento in atto della curva dei rendimenti americana. Nella versione più semplicistica, la “curva dei rendimenti” – così chiamata perché esprime a forma di curva tendenzialmente crescente, i rendimenti dei titoli pubblici dalle scadenze più brevi a quelle più lontane nel tempo – è rappresentata dalla... Continua...
L'inflazione è sempre e comunque un fenomeno monetario, ammoniva Milton Friedman dalla sua cattedra di Chicago. E pensiamo che, in una certa misura, egli abbia avuto ragione. Perché storicamente inflazione e moneta vanno a braccetto. Non che la prima spieghi interamente la seconda; ma esaminando gli aggregati monetari, possiamo prevedere... Continua...
Il sondaggio trimestrale condotto dalla Federal Reserve fra le banche di credito ordinario, rileva per il passato trimestre una maggiore propensione a concedere credito. La percentuale netta di banche americane che hanno ristretto gli standard per accedere ai finanziamenti, è scesa all'1.5% per le medie e grandi imprese, dall'8.5% del trimestre... Continua...
Le previsioni della Federal Reserve di Atlanta inducono ad uno smisurato ottimismo: il PIL nel corrente trimestre dovrebbe crescere del 3.6%. La stima, formulata giovedì scorso, risulta addirittura superiore a quella precedente, e conferma appieno la prospettiva di un rialzo dei tassi fra meno di un mese negli Stati Uniti. Naturalmente il dollaro... Continua...
Mentre gli economisti cercano di scorgere gli elementi di quella che nei prossimi quattro anni etichetteremo come Trumponomics, una tendenza recente inizia a prendere corpo, e a confortare circa la congiuntura economica negli Stati Uniti dei prossimi sei-nove mesi. Secondo il sondaggio trimestrale della Federal Reserve, una crescente proporzione... Continua...
Nel dibattito circa la possibilità che l'espansione economica iniziata negli Stati Uniti oltre sette anni fa possa presto esaurirsi; non si tiene sufficientemente conto dell'impatto non solo rilevante, ma direi soprattutto determinante dei servizi. L'economia USA non si basa più sul settore manifatturiero, che da' lavoro a poco più del 12% della forza lavoro... Continua...
Il dato finale del PIL americano nel secondo trimestre ha fatto registrare una sorpresa positiva. Ma le nubi continuano ad addensarsi sul cielo della congiuntura economica americana: il tasso di utilizzo della capacità produttiva si attesta correntemente al 75%. Siamo ben distanti dagli estremi raggiunti sul finire del 2014, quando... Continua...