Fra i tanti dati sfornati quotidianamente dall’economia americana ce n’è uno che spesso passa colpevolmente inosservato. Forse dipende dalla frequenza di rilascio che è trimestrale. Troppo, per un mondo che si muove alla velocità della luce, in cui ormai ben 5 delle prime 10 società USA per capitalizzazione, appartengono alla net economy. Continua...
La Federal Reserve ha ben altro di cui occuparsi, al di là della possibilità di aumentare il costo del denaro. Ora che il Quantitative Easing è un ricordo (o una prospettiva futura?), bisognerebbe decidere cosa fare dei 3700 miliardi di dollari investiti in attività finanziarie negli ultimi sette anni. Sì, perché ad un certo punto questi titoli giungeranno a scadenza... Continua...
All’inizio dell’anno era previsto un aumento del tasso sui Fed Funds dallo 0,25 allo 0,50% nel terzo trimestre; poi allo 0.75% nel quarto trimestre. Proprio così: soltanto che l’anno in questione non è quello corrente, ma addirittura il 2010! Il copione si è ripetuto l’anno successivo, con gli economisti che in coro si aspettavano un aumento dei tassi ufficiali alla fine del 2011, e così... Continua...
È un caso che i mercati finanziari occidentali da anni facciano meglio dei listini emergenti? certo che no! come spiegato in tutti questi anni, gli EM sono attanagliati da problemi strutturali che l'imminente (??) decisione di aumentare i tassi americani esaspererà soltanto, con l'immancabile flusso di ritorno di capitali verso le economie sviluppate che... Continua...
Un aspetto su cui ci vorremmo soffermare riguarda la convinzione che la deflazione non sarà circoscritta agli Stati Uniti. Come si ricorderà, la deflazione parte dall’eccesso di debito e di investimenti, il che genera eccesso di capacità produttiva e debolezza del pricing power. Questa combinazione letale conduce ad inflazione. Continua...
Abbiamo concluso il precedente intervento, dedicato alla deflazione, descrivendo i livelli di supporto e di resistenza del mercato, e concludendo che la borsa abbatterà presto i supporti. Siamo sempre dell’idea che vi siano consistenti margini verso il basso. In questo intervento cercheremo di spiegare perché la deflazione ci accompagnerà per anni... Continua...
Per quanto concerne la deflazione, le materie prime si sono rivelate “il canarino nella miniera”. Ricordate quando ne parlammo per la prima volta, nel 1999, quando nessuna aveva idea di cosa fosse la deflazione, e ci chiedeva se mai volessimo parlare di “inflazione”? adesso quella preoccupazione risulta condivisa, con tutte le commodity che... Continua...
È dal 1999 che mettiamo in guardia i nostri lettori circa la minaccia apportata dalla deflazione, e le implicazioni negative che essa comporta per il mercato azionario. Il processo parte da un eccesso di indebitamento e di investimenti che conducono ad un eccesso di capacità produttiva e ad un indebolimento del pricing power. Il passo successivo... Continua...
Di tanto in tanto l'immancabile economista della domenica cerca di indovinara la prossima recessione, per compensare una carriera che negli ultimi sei anni è stata compromessa da chiamate macro e borsistiche quantomeno discutibili. Non discuto sul fatto che il corrente ciclo espansivo è maturo, ma per convincerci che una recessione... Continua...
Ad essere benevoli, si direbbe che le previsioni di crescita del PIL da parte della Fed siano anemiche: per l'anno in corso si proietta un'espansione dell'1.9%, seguita dal 2.55% atteso nel 2016 e dal 2.3% nel 2017. In diverse occasioni abbiamo affermato che la ripresa successiva alla Grande Recessione è stata la più fiacca dopo... Continua...