Al momento il modello previsionale di AGE Italia stima una probabilità del 25% che l'economia americana stia per entrare in recessione. Può darsi. A questo punto però non mi spiego come mai i rendimenti dei Treasury siano collassati agli attuali livelli. Trovo invece eloquente, per capire dove stia andando l'economia americana, esaminare... Continua...
Una delle tendenze globali di cui economisti, analisti ed investitori devono tenere conto; è il deleveraging in atto dalla crisi del 2008, e tuttora in essere. Famiglie, imprese e governi tentano di risparmiare, per smantellare lo stock di debito accumulato negli "anni belli"; e questo, se a livello singolo è virtuosismo puro, a livello globale ha una fondamentale... Continua...
Da più di un anno assistiamo ad una riduzione del tasso di utilizzo della capacità produttiva degli impianti delle aziende USA. Ciò suggerisce la probabilità che la spesa per investimenti si riduce ulteriormente: perché aggiungere nuova Capex, se gli impianti esistenti sono utilizzati soltanto al 76.5% della capacità potenziale? Il problema è che... Continua...
Gli sceneggiatori del prossimo episodio della “trilogia” dedicata alle memorie di Bridget Jones sanno giocare d’astuzia: hanno rivelato che sono previsti ben tre finali alternativi e che nessuno del cast sa ancora se il cuore della paffuta signorina Jones troverà amore e serenità definitivi.Fatte le dovute proporzioni, crediamo che nemmeno... Continua...
Ormai non c’è più tempo per tornare indietro: il dado è tratto e, dopo almeno tre anni di discussioni, è iniziata la normalizzazione della politica monetaria americana. Che non si tratti di un aumento isolato, ma del primo di una serie, lo si desume chiaramente dall’ulteriore rialzo dei rendimenti sulla parte breve della curva dei rendimenti... Continua...
Mentre la signora Yellen si accinge ad aumentare i tassi di interesse USA, per la prima volta in quasi dieci anni, in alcuni segmenti dell'economia americana si scorgono segnali di surriscaldamento che tipicamente precedono le contrazioni del ciclo. Mi riferisco in particolare al "financing gap" aziendale, vale a dire la differenza fra la... Continua...
La cocente delusione rappresentata ieri dall'ISM Index è soltanto l'ultima di una serie di sorprese negative registrate a livello macro nelle ultime due settimane abbondanti negli Stati Uniti. L'Economic Surprise Index (CESI), in costante recupero dalla seconda metà di maggio in poi, ha svoltato verso il basso prima della metà di novembre. Continua...
Fra i tanti dati sfornati quotidianamente dall’economia americana ce n’è uno che spesso passa colpevolmente inosservato. Forse dipende dalla frequenza di rilascio che è trimestrale. Troppo, per un mondo che si muove alla velocità della luce, in cui ormai ben 5 delle prime 10 società USA per capitalizzazione, appartengono alla net economy. Continua...
La Federal Reserve ha ben altro di cui occuparsi, al di là della possibilità di aumentare il costo del denaro. Ora che il Quantitative Easing è un ricordo (o una prospettiva futura?), bisognerebbe decidere cosa fare dei 3700 miliardi di dollari investiti in attività finanziarie negli ultimi sette anni. Sì, perché ad un certo punto questi titoli giungeranno a scadenza... Continua...
All’inizio dell’anno era previsto un aumento del tasso sui Fed Funds dallo 0,25 allo 0,50% nel terzo trimestre; poi allo 0.75% nel quarto trimestre. Proprio così: soltanto che l’anno in questione non è quello corrente, ma addirittura il 2010! Il copione si è ripetuto l’anno successivo, con gli economisti che in coro si aspettavano un aumento dei tassi ufficiali alla fine del 2011, e così... Continua...