Non è passato molto da quando ho fatto rilevare un'assenza di Orsi nel sondaggio settimanale di Investors Intelligence (II). L'aspetto nuovo è che non solo non si vedono Orsi; ma ora non si vedono più nemmeno i Tori. Ricordo che il sondaggio è condotto fra più di cento analisti, fra i quali sono isolati i rialzisti, i ribassisti e chi si aspetta... Continua...
La NAAIM raggruppa i money manager americani che praticano una gestione "attiva" di portafoglio. Trattasi di gestori particolarmente sensibili alle oscillazioni di mercato. Questo è risultato particolarmente vero nelle ultime settimane, quando l'esposizione media è stata drasticamente tagliata: dall'80 percento abbondante di... Continua...
Dopo quasi tre anni, forse la borsa americana concederà a schiere di frustrati investitori la prima correzione: o forse no. Dal massimo, la flessione si misura nell'ordine del 9.9%: beffardo, lo S&P si rifiuta di andare al di là di un fisiologico consolidamento. Nel frattempo però si registra una anomalia statistica: un boom di scambi sullo... Continua...
Il sondaggio settimanale di Investors Intelligence (II) è compilato monitorando le aspettative di oltre cento newsletter. Allo stato attuale, chi nutre aspettative rialziste è largamente predominante, mentre gli Orsi sono virtualmente assenti. In ottica contrarian, ciò dovrebbe avere implicazioni negative. Tuttavia, con lo S&P500 che si attesta sui massimi... Continua...
È stupefacente come uno dei bull market più prolungati e gratificanti della storia, faccia fatica ad ammassare schiere di investitori adoranti. Wall Street ha praticamente triplicato di valore, dal minimo del 2009, eppure la relativa facilità con cui in questi cinque anni sono state accumulate plusvalenze, non è ancora argomento salottiero. Continua...
Dopo aver ristagnato per quasi tre mesi, lo S&P ha raggiunto un nuovo massimo assoluto. La borsa regala soddisfazioni da più di cinque anni; ma non è che sia stato raggiunto un certo livello di compiacenza? Dal punto di vista contrarian, i nuovi massimi non è che disturbino; è quando tutti si aspettano nuovi massimi... Continua...
Negli ultimi tre mesi in USA abbiamo assistito ad una costante tendenza: i dati macroeconomici si sono rivelati sistematicamente peggiori delle aspettative. Gli economisti hanno dovuto rivedere in sequenza le loro previsioni, deprimendole fino al punto tale che qualunque dato ora, pur negativo, risultava meno fosco del temuto. Continua...
La ripartenza dei listini azionari ha tratto giovamento, se non giustificazione, dal rapido deterioramento del sentiment degli investitori dopo il massimo della seconda metà di gennaio. E dire che quel massimo risultava il prodotto di un ottimismo che si faceva fatica a contenere. Sta di fatto che gli investitori hanno immediatamente... Continua...
Non sorprende che diversi media abbiano ignorato, minimizzato e pure avversato questo mercato Toro, che sta per compiere cinque anni di anzianità: tranne poche eccezioni le opinioni “dissenzienti” sono state relegate in secondo piano. Peccato che molti investitori abbiano perso lauti guadagni per aver osservato il mercato con lo specchietto... Continua...
Inclusi i dividendi la borsa italiana ha prodotto una performance del 65% in meno di un anno e mezzo. Sin troppo ovvio che questa orgia di guadagni esaltasse gli investitori, che da anni non vedevano rialzi così cospicui; ma anche gli analisti, colpevoli in larga misura di aver ignorato, poi ridicolizzato, poi avversato, ed infine... Continua...