Può succedere che, dopo aver assistito ad un rialzo del 400%, ci si faccia sopraffare dal panico, dopo una flessione giornaliera neanche superiore al 2%. Può succedere, ma comprensibilmente è abbastanza irragionevole: chi mai, avendo quintuplicato il capitale in otto anni, si scomporrebbe sacrificando una porzione così esigua di una spettacolare plusvalenza? Continua...
Finalmente l'euro comincia a suscitare emozioni e apprezzamenti. Partiti e movimenti politici fino ad ora schierati contro la divisa comune europea, gettano la spugna e accantonano i propositi bellicosi, palesandosi più euroentusiasti di un banchiere di Francoforte. Gli investitori seguono, dichiarandosi bullish sull'euro come da tempo non si vedeva. Continua...
Fa notizia la crescita tuttora stentata del Margin Debt. Malgrado i nuovi massimi storici di quello che in questo momento è il secondo bull market più longevo della storia, gli investitori americani sono riluttanti ad assumere debito per comprare azioni. Un atteggiamento che la dice lunga sul muro di paura ancora ben eretto, e che ci ha accompagnato... Continua...
Uno degli indicatori più mitizzati, si basa sul rapporto fra le vendite e gli acquisti di azioni da parte degli insider. Per chi non lo sapesse, gli insider sono i presidenti, gli amministratori, il top management, i soci rilevanti e in generale tutti coloro che rivestono in un’azienda una posizione abbastanza rilevante da far loro accedere ad informazioni sensibili... Continua...
C'è un fenomeno interessante da registrare, a proposito del sentiment di mercato. Ci dicono che bisogna vendere quando "tutti sono ottimisti", perché ciò implica che non è rimasto più nessuno ad acquistare azioni, sospingendo ulteriormente verso l'alto le quotazioni. È un approccio, quello contrarian, che solitamente funziona sui massimi... Continua...
C’è un equivoco ricorrente fra chi esamina il mercato servendosi delle lenti dell’analisi contrarian. Per chi non lo sapesse, questo approccio consiste nell’avere la forza non indifferente di assumere una posizione contraria alla massa, quando questa esprime un’opinione plebiscitaria su un determinato mercato: se tutti scommettono sul rialzo dell’oro... Continua...
In questi giorni le società di ricerca indipendenti pubblicano i loro Outlook per il nuovo anno, in cui sono illustrate opportunità e rischi per i prossimi dodici mesi. Naturalmente anche quest'anno non ci sottrarremo alla sfida, che accogliamo di buon grado dal 2001, quando fu pubblicato il nostro Yearly Outlook. Non possiamo anticipare nulla in ossequio... Continua...
Le cifre tonde sugli indici costituiscono tipicamente delle soglie a ridosso delle quali prendere profitto, o acquistare. Per quasi due anni il Dow Jones ha fatto i conti con i 18.000 punti, venendone respinto e ripiegando fino a 16 mila punti in diverse circostanze. Gli investitori si sono assuefatti a considerare caro il mercato a 18k, e conveniente a 16k. Continua...
Uno dei sondaggi sul sentiment più noti al grande pubblico, è quello relativo agli analisti finanziari, consulenti ed advisor monitorati da Investors Intelligence, che rileva la proporzione di rialzisti, ribassisti e coloro che confidano in una imminente correzione. Si parla di ottimismo estremo quando la differenza fra Tori e Orsi supera... Continua...
Viviamo una condizione paradossale: malgrado il Dow Jones sta migliorando in sequenza i massimi storici, gli investitori si mostrano quantomai guardinghi. Di riflesso, uno degli anni peggiori degli ultimi lustri per il mercato obbligazionario, è stato sino ad ora accompagnato da una massiccia raccolta netta da parte di fondi comuni, SICAV ed ETF... Continua...