C'è un fenomeno interessante da registrare, a proposito del sentiment di mercato. Ci dicono che bisogna vendere quando "tutti sono ottimisti", perché ciò implica che non è rimasto più nessuno ad acquistare azioni, sospingendo ulteriormente verso l'alto le quotazioni. È un approccio, quello contrarian, che solitamente funziona sui massimi... Continua...
C’è un equivoco ricorrente fra chi esamina il mercato servendosi delle lenti dell’analisi contrarian. Per chi non lo sapesse, questo approccio consiste nell’avere la forza non indifferente di assumere una posizione contraria alla massa, quando questa esprime un’opinione plebiscitaria su un determinato mercato: se tutti scommettono sul rialzo dell’oro... Continua...
In questi giorni le società di ricerca indipendenti pubblicano i loro Outlook per il nuovo anno, in cui sono illustrate opportunità e rischi per i prossimi dodici mesi. Naturalmente anche quest'anno non ci sottrarremo alla sfida, che accogliamo di buon grado dal 2001, quando fu pubblicato il nostro Yearly Outlook. Non possiamo anticipare nulla in ossequio... Continua...
Le cifre tonde sugli indici costituiscono tipicamente delle soglie a ridosso delle quali prendere profitto, o acquistare. Per quasi due anni il Dow Jones ha fatto i conti con i 18.000 punti, venendone respinto e ripiegando fino a 16 mila punti in diverse circostanze. Gli investitori si sono assuefatti a considerare caro il mercato a 18k, e conveniente a 16k. Continua...
Uno dei sondaggi sul sentiment più noti al grande pubblico, è quello relativo agli analisti finanziari, consulenti ed advisor monitorati da Investors Intelligence, che rileva la proporzione di rialzisti, ribassisti e coloro che confidano in una imminente correzione. Si parla di ottimismo estremo quando la differenza fra Tori e Orsi supera... Continua...
Viviamo una condizione paradossale: malgrado il Dow Jones sta migliorando in sequenza i massimi storici, gli investitori si mostrano quantomai guardinghi. Di riflesso, uno degli anni peggiori degli ultimi lustri per il mercato obbligazionario, è stato sino ad ora accompagnato da una massiccia raccolta netta da parte di fondi comuni, SICAV ed ETF... Continua...
Pare di vedere quelle pubblicità che raffigurano anziani che sembrano più giovani di te, grazie all’assunzione regolare di complessi multivitaminici che fanno dimenticare gli acciacchi della tarda età. Sarà merito della Fed, sta di fatto che il Toro di Wall Street, seppur “maturo” (diversamente giovane, si dice oggi), non sembri risentire dei problemi del tempo. Continua...
Il leggendario investitore John Templeton era solito ammonire: «i bull market nascono nel pessimismo, crescono nello scetticismo, maturano nell'ottimismo e muoiono nell'euforia». Non sono così sicuro che l'ottimismo sia diffuso, ma nessuno può contestare l'assoluta assenza di euforia. Il Panic/Euphoria Index è calcolato da Citigroup proprio per misurare... Continua...
C'é imbarazzo fra gli Orsi. I rialzisti sul mercato azionario americano, stando al sondaggio settimanale realizzato da American Association of Individual Investors (AAII) sono sempre più scarsi. Proprio così: malgrado una borsa sui massimi storici o poco lontana da essi, chi nutre aspettative bullish è un'esigua minoranza del campione interpellato. Continua...
Finalmente ci siamo tolti un grosso peso dallo stomaco. Un elemento che gravava sulle sorti e le prospettive della borsa americana è venuto meno, anzi è stato addirittura ribaltato. Ma facciamo un passo indietro. Si insegna che il parco buoi è “deficiente” per definizione. Per cui se i piccoli investitori comprano, è cosa buona fare l’opposto; se vendono... Continua...