Dopo il minimo di inizio 2016, i mercati azionari mondiali hanno alternato entusiasmanti rialzi verticali, a consolidamenti perlopiù laterali. La crescita armoniosa e senza soluzione di continuità è stata disturbata dai noti eventi di inizio febbraio; ma la fiammata di volatilità non ha più di tanto impattato sulla struttura di mercato: allo stato attuale, la correzione tecnica sperimentata... Continua...
Mentre basta una flessione superiore all'1%, dopo un rialzo del 50% in due anni, per alimentare diffusi timori di imminenti crash di Wall Street; i Commodity Trading Advisor approfittano dello sconticino loro concesso dal mercato per arrotondare le posizioni. I CTA sono gestori individuali, pagati dagli investitori per produrre performance, e fino a quando producono performance. Continua...
Negli ultimi giorni gli investitori hanno dibattuto di uno studio, reso noto nel fine settimana, che ha confermato il segreto peggio custodito a Wall Street: evitare l’overnight per ridurre il rischio, è la scelta più scellerata che si possa compiere. Dopo il 2008, gli operatori hanno radicalmente rivisto il loro atteggiamento nei confronti del mercato. C’è chi è fuggito a gambe levate... Continua...
Ci sono diversi modi per misurare lo stato di salute di un mercato azionario. Certo, gli Stati Uniti ce ne offrono smisurati: alcuni noti, altri colpevolmente meno noti al grande pubblico. Alzi la mano chi conosce il Point&Figure! nessuno, eh? Certo, perché quando il sottoscritto iniziava a masticare le prime nozioni di analisi tecnica, questa modalità di tracciamento delle quotazioni... Continua...
A Wall Street il 2018 è iniziato esattamente come l’anno passato: all’insegna degli acquisti. Malgrado certe trasmissioni di approfondimento pseudogiornalistico cerchino di persuaderci di vivere in un mondo dominato dalle “macchinette”, in cui gli scambi sono ormai nelle mani di programmi di intelligenza artificiale; noi siamo dei conservatori: le quotazioni di mercato... Continua...
Finalmente, dopo una crescita del 20% in un anno, senza considerare i dividendi, né tutto il rialzo occorso in precedenza; il Toro può tirare un sospiro di sollievo: è stato accettato dagli investitori. Sembra strano ma, stando al sondaggio condotto fra gli investitori americani da AAII, soltanto ora i Tori costituiscono poco più del 35% del totale, in termini di media... Continua...
Che noia questo mercato. Negli ultimi 100 giorni, il numero di volte in cui l'ampiezza di mercato al NYSE ha fatto registrare livelli considerevoli, in un senso o nell'altro (A/D ratio o D/A ratio maggiore di 2) si è ridotto al di sotto di una quindicina di occasioni. È una caratteristica del bull market, quella di muoversi con passo felpato. Ma una statistica così contenuta non si registrava da... Continua...
La figura propone tutti i casi, negli ultimi dieci anni, in cui il debito contratto a margine dagli investitori sul NYSE, raggiunge il livello più elevato degli ultimi cinque anni. Nella parte inferiore, lo S&P500. Francamente, esaminando le circostanze sperimentate, si ha la sensazione che il conseguimento di un nuovo massimo da parte del Margin Debt sia evento casomai beneaugurante... Continua...
In questi giorni è tutta una commemorazione del Lunedì Nero. Dimostrando un insano senso di masochismo, investitori e soprattutto osservatori e analisti rievocano il crollo di trent’anni fa, che in due mesi sacrificò complessivamente il 35% del Dow Jones; omettendo colpevolmente come da quel minimo la borsa americana sarebbe salita del 1231% nei trent’anni... Continua...
Non ci sono più gli Orsi di una volta. Nel senso che i Tori, cioé chi nutre aspettative bullish sul mercato azionario, si presentano in proporzioni crescenti. D'altro canto, come potrebbe essere il contrario? quasi nove anni di rialzi: ci si meraviglia che esistano ancora ribassisti. Ed invece la realtà è clamorosa: a poco meno del 35%, in termini di media degli ultimi... Continua...