Uno degli indicatori più mitizzati, si basa sul rapporto fra le vendite e gli acquisti di azioni da parte degli insider. Per chi non lo sapesse, gli insider sono i presidenti, gli amministratori, il top management, i soci rilevanti e in generale tutti coloro che rivestono in un’azienda una posizione abbastanza rilevante da far loro accedere ad informazioni sensibili... Continua...
C'è un fenomeno interessante da registrare, a proposito del sentiment di mercato. Ci dicono che bisogna vendere quando "tutti sono ottimisti", perché ciò implica che non è rimasto più nessuno ad acquistare azioni, sospingendo ulteriormente verso l'alto le quotazioni. È un approccio, quello contrarian, che solitamente funziona sui massimi... Continua...
C’è un equivoco ricorrente fra chi esamina il mercato servendosi delle lenti dell’analisi contrarian. Per chi non lo sapesse, questo approccio consiste nell’avere la forza non indifferente di assumere una posizione contraria alla massa, quando questa esprime un’opinione plebiscitaria su un determinato mercato: se tutti scommettono sul rialzo dell’oro... Continua...
Analisti ed investitori sono sulle soglie della schizofrenia. Gli indici americani migliorano all’unisono i massimi storici, e lo fanno perdipiù in condizioni invidiabili di volatilità. Nell’ultimo anno la variazione giornaliera dell’indice S&P500, in media, è stata in valore assoluto inferiore allo 0.5%. La “politica dei piccoli passi” evidentemente avrà giovato... Continua...
In questi giorni le società di ricerca indipendenti pubblicano i loro Outlook per il nuovo anno, in cui sono illustrate opportunità e rischi per i prossimi dodici mesi. Naturalmente anche quest'anno non ci sottrarremo alla sfida, che accogliamo di buon grado dal 2001, quando fu pubblicato il nostro Yearly Outlook. Non possiamo anticipare nulla in ossequio... Continua...
La partecipazione delle azioni europee al rialzo recente così ben sintetizzato dall'indice Eurostoxx50, è stata corale. Una settimana fa il 92.5% delle società incluse nel paniere del MSCI Euro - 111 su 120, in soldoni - si collocava sopra la propria media mobile a 50 giorni. Tutte in uptrend, insomma. Certo, in ottica di breve periodo questa coralità può... Continua...
Le cifre tonde sugli indici costituiscono tipicamente delle soglie a ridosso delle quali prendere profitto, o acquistare. Per quasi due anni il Dow Jones ha fatto i conti con i 18.000 punti, venendone respinto e ripiegando fino a 16 mila punti in diverse circostanze. Gli investitori si sono assuefatti a considerare caro il mercato a 18k, e conveniente a 16k. Continua...
Uno dei sondaggi sul sentiment più noti al grande pubblico, è quello relativo agli analisti finanziari, consulenti ed advisor monitorati da Investors Intelligence, che rileva la proporzione di rialzisti, ribassisti e coloro che confidano in una imminente correzione. Si parla di ottimismo estremo quando la differenza fra Tori e Orsi supera... Continua...
Secondo un vecchio adagio, i mercati si impegnano a sorprendere la maggior parte degli investitori. Sono lì per questo: per demolire radicate certezze, per sfidare il senso comune… e per separare il denaro dagli sprovveduti. Se così non fosse, non si potrebbe spiegare per esempio come mai lo S&P migliori a ripetizione i massimi storici... Continua...
Viviamo una condizione paradossale: malgrado il Dow Jones sta migliorando in sequenza i massimi storici, gli investitori si mostrano quantomai guardinghi. Di riflesso, uno degli anni peggiori degli ultimi lustri per il mercato obbligazionario, è stato sino ad ora accompagnato da una massiccia raccolta netta da parte di fondi comuni, SICAV ed ETF... Continua...